Contro il razzismo assemblea permanente a Rovereto
L’invito alla mobilitazione era appeso ai muri di Rovereto ed era corso sui social: una manifestazione contro il razzismo. Perché, lamentano gli organizzatori, questo governo e la piega che sta prendendo pure la politica provinciale lì vanno a finire. Nelle pulsioni più becere nei confronti di altre razze, altre nazionalità, altre culture. E domenica scorsa in piazza Malfatti alla mobilitazione hanno risposto. Almeno un centinaio di persone si è radunato, in concomitanza con un’analoga manifestazione a Trento, ognuno per dire il proprio no al razzismo. Ma, soprattutto, per annunciare che l’impegno prosegue: è stata annunciata un’assemblea permanente «aperta a chiunque sia nauseato da questo clima». Si tratta di un incontro settimanale in cui «discutere, approfondire, organizzare la solidarietà e l’opposizione ai nuovi fascismi». L’appuntamento già da giovedì 18 ottobre è alle 20.30 al circolo Cabana (via Campagnle 22).
Al centro di tutto, come detto, il clima d’odio: «In giro si torna a respirare un’aria cattiva. Un’aria che sa di fascismo e discriminazione razziale». Si è parlato di stranieri come capro espiatorio e di Mediterraneo ferito: «I dati ufficiali (Unhcr) affermano che nel Mediterraneo il numero di morti è aumentato: se nel 2012 moriva in mare un migrante su 40, oggi ne muore uno su 7. Questo è il risultato assassino degli accordi stipulati tra gli Stati e delle politiche di “dissuasione al salvataggio in mare”, agghiacciante fiore all’occhiello del governo Salvini. Ci vogliono convincere ad odiare le persone che non conosciamo, così da non poterle più conoscere perché le odiamo. Non lasciamoci ingannare».