Una grande stagione teatrale allo Zandonai di Rovereto

 
 
 
Lo zoccolo duro degli abbonati alla stagione teatrale di Rovereto è per lo più femminile (122 su 162) e per buona parte sopra i cinquant’anni di età. È uno dei dati che emergono da un questionario distribuito l’anno scorso per capire meglio i gusti del pubblico della Città della Quercia, una platea che comunque si dice estremamente soddisfatta del cartellone proposto: per la stagione 2017-2018, infatti più dell’ottanta per cento ha dato un voto pari a 8 o superiore alle opere portate in scena. «Inoltre - precisa l’assessore comunale alla cultura Maurizio Tomazzoni - bisogna prendere in considerazione sia gli studenti, per i quali ci sono gli spettacoli riservati alle scuole, che i giovani fino a 32 anni che entrano a teatro con il biglietto ridotto a 5 euro: chiaro che tutti questi non rientrano nella categoria degli abbonati, ma sono comunque una parte molto importante del pubblico».
 
«Vista l’ottima accoglienza dello scorso anno - rimarca il dirigente del servizio istruzione, sport e cultura Nando Rinaldi - per la stagione in arrivo si è puntato alla scelta di lavori che divertano con intelligenza, e quindi ci sarà spazio al teatro civile e anche alla commedia musicale, agli autori importanti e anche alle sperimentazioni». Sinergia e spazio alle collaborazioni con associazioni locali, sono dunque due direttrici su cui si dipana il cartellone in arrivo, e che vede, tra le realtà locali, Teatro Elementare, Jan Novak e «Tra le rocce e il cielo», e poi ancora Orchestra Haydn, Teatro Stabile di Bolzano, Cdm, Abbondanza-Bertoni, Filarmonica,  senza dimenticare stelle di prima grandezza come Paolo Fresu (che interpreta Chet Baker), Ornella Muti, Sergio Rubini, Luigi Lo Cascio, Alessandro Bergonzoni, David Riondino.
 
Aggiunge il responsabile della programmazione artistica Lorenzo Oss Eberle: «Allo Zandonai, restituito alla città esattamente quattro anni fa (era il 18 ottobe 2014), verranno proposti anche lavori ispirati al grande compositore roveretano, tra cui uno Zandonai ammaliato dalla Spagna con lo spettacolo della Pena Andalusa e lo Zandonai Patriottico andato in scena lo scorso 18 ottobre».
 
Tanti i temi trattati, dal valore della pace e dell’antifascismo (Sandro Pertini, il presidente; Storia di un disertore; Oltre la guerra... la pace) all’assurdità dell’ipocrisia borghese (La governante), dall’emigrazione forzata dei ragazzi più in gamba di questa generazione (Invisibili generazioni) al rapporto psicoanalitico tra padre e figlio (In nome del padre), con uno sguardo al puro divertimento (Sul bel Danubio blu; Concerto di Capodanno con i valzer di Strauss) e all’operetta e al musical (Aggiungi un posto a tavola; Aladino e la lampada meravigliosa) In tutto arrivano in città una ventina di produzioni, a rimarcare la vivacità culturale di Rovereto.
 
 «Quando mi dicono che questa città è morta e che la sera c’è poco da fare - rimarca Tomazzoni - non si tiene in considerazione il numero altissimo di eventi di cultura, di sport e di attività sociale che invece tengono impegnate veramente tante persone. Con tutte le associazioni presenti, e tutti gli appuntamenti in programma, chi ha poi tempo per andare in giro per bar alla sera?» 
 
Abbonamenti in vendita (ore 8.30-12 / 15-19) presso il botteghino del Teatro Zandonai e da lunedì prossimo grazie al circuito «Primi alla Prima» e presso gli sportelli convenzionati delle Casse Rurali. Info e programmi qui 
 

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