Il birraio abbassa la serranda
Ha deciso di chiudere. A distanza di due anni dall’apertura l’«eroe» di via della Terra, così lo chiamavano alcuni commercianti della vicina via Rialto, metterà la parola fine sulla sua avventura imprenditoriale in centro storico. Avventura che Michele Incapo, il titolare di «Gocce di Malto», aveva avviato nel dicembre 2016: «A Rovereto - racconta il giovane birraio - mancava un locale di questo tipo, che raccontasse il mondo delle birre artigianali. Dispiace non abbia funzionato. In altre città credo avrebbe potuto avere un altro seguito. Non saprei, forse qui manca la mentalità».
Sulle motivazioni non si sbilancia. «Sapevo sarebbe stata una sfida difficile, soprattutto per la scelta di investire in questo angolo della città. Certo un po’ più defilato, ma tra i più suggestivi e comunque a due passi dalle più frequentate piazza Erbe e piazza Malfatti - prosegue con un pizzico di rammarico -. All’inizio c’era l’effetto novità e diversi gruppetti di amici, non solo di appassionati o intenditori, venivano più o meno regolarmente a fare due chiacchiere e farsi consigliare qualche birra (oltre un centinaio quelle disponibili). Ma via via sempre meno: l’affluenza non era più sufficiente per andare avanti». A venire meno anche il pubblico giovanile. «Venerdì e sabato ancora ancora. Ma durante la settimana in centro storico c’è il rischio di non incontrare nessuno la sera. Ci vorrebbero più eventi e più occasioni per riscoprire e valorizzare anche questa parte di città. Ho provato a organizzare anche degustazioni ed eventi promozionali, mettendo passione e impegno in tutto quello che facevo. Non mi butto giù: averci provato è stata comunque una grande soddisfazione, che mi ha fatto sicuramente crescere», aggiunge l’imprenditore classe 1988.
Un «resistente», Michele, che domani però, con innegabile dispiacere, abbasserà le serrande del civico 46. Se ne va così - se escludiamo il Laboratorio d’arte e ceramica della famiglia Asinari che però ha anche un affaccio su piazza San Marco - l’ultimo commerciante di via della Terra, quella che in passato fu una delle contrade più vivaci della città. Fuori dalla porta ha appeso un biglietto per salutare i suoi clienti: «Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ho incontrato lungo questo cammino. Un ringraziamento speciale ai clienti più fedeli che hanno fatto di questo posto un punto di ritrovo e che hanno condiviso il loro interesse verso un prodotto quale la birra artigianale. Porterò sempre con me il vostro ricordo e quello di questa avventura. Grazie a tutti». «Mi piacerebbe - conclude Michele - rimanere nel settore delle birre artigianali, andando anche all’estero se si dovesse presentare l’occasione».