Troppi bimbi, Halloween "bocciato"
«Ok festeggiare Halloween, ma i bambini che entrano a chiedere i dolcetti anche no, grazie».
Questo, in sintesi, il paradossale commento di tanti commercianti del centro storico di Rovereto all'indomani dell'evento "dolcetto o scherzetto" di pomeriggio 31 ottobre. Evento organizzato peraltro dalla stessa Confcommercio, e proprio con l'obiettivo di animare il centro, proverbialmente poco vivace, e fonte di lamentele proprio da parte dei commercianti. Ma nell'importare la manifestazione Usa gli organizzatori dell'Unione hanno avuto evidentemente "troppo" successo, tanto che di fronte ad un centro storico gremito tanti negozianti, non adusi all'insolita vista, hanno reagito negativamente.
Come tanti gruppi di colleghi, amici o ex compagni di classe, anche i negozianti di Rovereto hanno creato un loro gruppo su WhatsApp. Di solito, quello che viene detto sul gruppo resta sul gruppo. Ma in questa occasione l'esasperazione per l'estrema "lamentite" di alcuni membri del gruppo ha spinto diversi altri commercianti a rompere il muro di silenzio e diffondere all'esterno i post raccolti sul gruppo nella giornata di ieri. La maggior parte dei commenti negativi verte sul fatto che i bimbi mascherati a caccia di dolcetti non erano accompagnati dai genitori pronti a comprare.
Ne proponiamo alcuni, doverosamente anonimi, ai nostri lettori.
«Possiamo spiegare a tutti quei genitori - domanda una negoziante - che nessuno di noi è obbligato ad offrire i dolcetti in primis e che in secondo luogo non riceviamo alcun contributo da Comune o altri e le caramelle le paghiamo?».
«Ben vengano feste e movimento - sottolinea una collega - ma non dentro i negozi. Sono state ore di disagio. Esasperata ho attaccato un biglietto sulla porta con scritto "non ho dolcetti"».
«Non è una celebrazione italiana . ricorda un'esercente -. Dovrebbe essere svolta porta a porta nelle case, non certamente negli esercizi commerciali, in quanto disturba le attività creando confusione».
«Per me è la fine di questa festività celtica ho chiuso» sentenzia un negoziante.
«Disagio e genitori sempre fuori dalla porta. Finito caramelle alle 17.30. Non mi piace proprio, da ripensare» giudica una negoziante.
«Halloween è già diventata un boomerang, questo non è sicuramente un pretesto (testuale, ndr ) per incrementare il nostro lavoro, anzi».
Certo, nel gruppo ci sono state anche diverse voci a favore della manifestazione: «Faticoso, ma girava tanta gente! Dai, una promozione del centro vera».