Ripartenza delle scuole: a Rovereto bloccano le strade per entrata e uscita: rischio caos
Da lunedì circolare in macchina per Rovereto sarà più difficile. Colpa del coronavirus che ha obbligato il Comune a chiudere - ovviamente a fasce orarie - alcune zone della città per consentire l’accesso in sicurezza alle scuole. Le previsioni dei tecnici, d’altro canto, sono pessime: la paura di contagio spingerà molti genitori a disertare il trasporto pubblico preferendo spostarsi in macchina. E per evitare il collasso della circolazione palazzo Pretorio ha scelto di rendere off limits alcune arterie e aprire gratuitamente alcuni parcheggi. La nuova mappa della viabilità cittadina, per capirci, è stata sintetizzata in undici ambiti scolastici a vedrà impegnate sul posto, oltre che le forze di polizia locale (che impiegheranno numerosi agenti per bloccare gli accessi) anche operatori di Smr.
L’azione dell’amministrazione si è sviluppata secondo due punti forti: individuare aree di sosta veloce per le auto dei genitori degli alunni e inibire al transito veicolare - eccetto gli autobus, le bici e i residenti (che potranno entrare e uscire a piacimento con l’unico accorgimento dell’andatura a passo d’uomo) - alcuni ambiti stradali.
Per quanto riguarda la sosta sarà messo a disposizione gratuitamente il parcheggio in struttura del Mart dalle 7 alle 8.20 e dalle 12 alle 13.30 dal lunedì al venerdì. E non si pagherà nemmeno al Follone fino alle 8.30 del mattino e per la prima ora di posteggio nel resto della giornata. I nodi strategici della nuova viabilità imposta dal Covid, comunque, sono tre: corso Bettini, via Dante e via Unione. Zone della città che nelle ore di punta scomodano tutti i santi del calendario.
Sul viale dell’arte, tanto per iniziare, insistono tre scuole: il liceo Rosmini, l’Arcivescovile e le Negrelli. Da lunedì, dunque, dalle 7.20 alle 8.10 sarà interdetto il passaggio ai veicoli privati tra via Piomarta e via San Francesco e tra via San Francesco e via Chiocchetti. Sarà garantito solamente il transito proveniente da via San Francesco con direzione obbligata verso viale Trento. Ovviamente sarà possibile parcheggiare in corso Bettini ma non si potranno spostare le vetture dalle 7.20 alle 8.10. Il divieto, però, non vale per il personale delle scuole che potrà accedere ai parcheggi degli istituti. I dipendenti del Rosmini potranno entrare a scuola da Sud, quelli delle Negrelli potranno sfruttare il passo carraio di via Sticcotta mentre all’Arcivescovile si arriverà da via Driopozzo. Per quanto riguarda i genitori degli studenti, invece, dalle 7 alle 8.30 (sempre dal lunedì al venerdì) sarà possibile sostare, per il tempo strettamente necessario, sul parcheggio di via Barattieri, sul lato Nord di via Piomarta e, come detto, sostare gratuitamente al Mart.
Per l’ambito della scuola Halberr di via Livenza a Lizzana, no auto dalle 7.35 alle 7.55 e dalle 13 alle 13.20 dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.50 alle ore 16.10 di tutti i lunedì, mercoledì e giovedì. Sempre a Lizzana, ma nei pressi delle Guella in via Piave, dalle 7.30 alle 8 strada chiusa.
A Marco, dalle 7.20 alle ore 8.10 divieto di transito sul piazzale a Sud della chiesa in via 2 novembre mentre a San Giorgio (istituto Ipc Don Milani e liceo artistico Depero), niente macchine dalle 7 alle ore 8.30. I medesimi divieti valgono per via Benacense (scuola secondaria Halbherr succursale e scuola primaria Dante Alighieri) e via del Teatro (istituto tecnico economico e tecnologico Fontana), via Dante (Regina Elena).
In via Dante, strada ferma dalle 7.20 alle 8.10 e dalle 15.20 alle 16.10 (sempre dal lunedì al venerdì). Non sarà possibile parcheggiare sul tratto di via Follone. In via Puccini (Gandhi, scuola d’infanzia e asilo nido) il divieto va dalle 7.55 alle 8.20 e dalle ore 16.10 alle 16.35 mentre in viale Vittoria (Degasperi) dalle 7 alle 8. Infine, a Borgo Sacco - scuola Filzi di via Unione - passaggi interdetti dalle 7.50 alle 8.05 e dalle 15.50 alle ore 16.10 dal lunedì al venerdì e dalle 11.50 alle 12.15 di tutti i martedì e venerdì. I percorsi pedonali saranno presidiati da personale di Smr.
IL SINDACO: USATE LA BICI
«Il primo invito alle famiglie - spiega il sindaco Francesco Valduga - è ovviamente quello di spostarsi in bicicletta o a piedi. In proposito abbiamo sistemato alcuni collegamenti ciclabili e abbiamo dotato tutte le scuole di rastrelliere. Per quanto riguarda le aule, invece, siamo riusciti a reperire tutti gli spazi necessari in modo da evitare assembramenti. Lunedì si riparte e le scuole sono pronte». E la viabilità? «Cambierà perché ci aspettiamo un aumento deciso del traffico. L’utilizzo del mezzo privato, d’altro canto, sarà preferito da molti che temono contagi sugli autobus anche se Trentino Trasporti dà garanzie assolute. Ma psicologicamente ci sono genitori che si sentono più sicuri in macchina».
L’allarme ingorgo, in verità, l’aveva lanciato ancora prima del lockdown l’assessore alla mobilità Carlo Plotegher. Che aveva messo in guardia, rispetto all’autunno entrante, sulla possibilità di una paralisi del traffico. Gli studi di settore, d’altro canto, parlano di un 300% in più di veicoli riversati sulle strade, in pratica la paralisi appunto. «Uno dei temi che dovremo affrontare è proprio la mobilità cittadina. - diceva in tempi remoti Plotegher - Bisogna partire da quale potrà essere lo stato d’animo delle persone rispetto al segno indelebile che viene lasciato da questo fenomeno che stiamo vivendo. Si dovrà per forza intervenire sulla mobilità per evitare blocchi. In fin dei conti le persone, per loro stessa natura, hanno l’esigenza di muoversi, è un istinto primitivo».
E qui entra in gioco il trasporto pubblico, che dovrà riorganizzarsi. «La questione è che ogni individuo sentirà intimamente l’esigenza di autotutelarsi, di stare distante dagli altri. Perché siamo tutti scossi. E il trasporto pubblico locale non potrà garantire il distanziamento sociale».
Tornando alla circolazione privata, le previsioni, come detto, parlano di traffico che aumenterà del 300%. E il 70% degli utenti del trasporto pubblico ha età scolare. Ma davvero la città rischia di scoppiare? «Non abbiamo una città con spazi così ampi da permettere ulteriori incrementi di traffico in alcune ore. E considerando che il numero di veicoli in circolazione triplicherà sarà dura, visto che la città è già satura».
Sulla stessa lunghezza d’onda è il sindaco che invita i cittadini a sfruttare la bici. «Abbiamo sistemato i collegamenti tra le ciclabili e confidiamo nel buon senso». E i pedoni? Il vicesindaco e assessore all’istruzione Cristina Azzolini invita i volontari a mettersi in gioco: «Dobbiamo riattivare tutti i percorsi di pedibus ma servono adulti che accompagnino i ragazzi a scuola». N.G.