Pama sfida il Covid e cresce: nuovo finanziamento da Cassa Depositi e Prestiti
Cassa depositi e prestiti e Sace hanno sostenuto i piani di sviluppo della Pama, leader a livello globale nel settore delle grandi macchine utensili alesatrici, fresatrici e centri di lavoro destinate a settori strategici come quelli dell’energia, del settore navale, del movimento terra, del ferroviario e dell’aerospace. È stato sottoscritto un contratto di finanziamento di 5 milioni di euro (della durata di 72 mesi), assistito dalla «Garanzia Italia» nell’ambito delle iniziative previste dal decreto liquidità a sostegno delle imprese impegnate a fronteggiare l’emergenza Covid-19. L’operazione ha visto anche la partecipazione dello Studio Pirola nel ruolo di advisor.
Le risorse messe a disposizione da Cdp per supportare la ripartenza del Paese in seguito alla crisi epidemiologica permetteranno a Pama di sostenere il piano industriale e la crescita della società trentina anche attraverso lo sviluppo di progetti di innovazione e digitalizzazione, rafforzandone la leadership internazionale.
Soddisfatto Alessandro Battisti, direttore generale di Pama Spa: «La macchina utensile, bene classico di investimento, si trova oggi al centro del processo di industria 4.0 che conduce verso la fabbrica automatica. Trattasi di un processo che richiede un impegno in ricerca e sviluppo e finanziario di considerevole entità. È quindi di fondamentale importanza che il sistema finanziario e con esso la Cassa depositi e prestiti sostengano le aziende italiane, e con esse Pama, impegnate in prima linea in questo processo e, specialmente in questo momento, reso ancora più difficile da una terribile epidemia».
Per il vicedirettore e Ceo Paolo Calcagnini, «l’operazione conclusa con Pama conferma la vicinanza di Cassa depositi e prestiti al territorio e alle imprese italiane, soprattutto in questo momento particolare. Inoltre, siamo orgogliosi di supportare il piano di sviluppo e la competitività sui mercati internazionali dell’azienda roveretana che alimenta con la produzione delle sue macchine utensili il prestigio del Made in Italy nel mondo, esportando in 5 continenti».
Infine Simonetta Acri, chief mid market officer di Sace: «Lieti di essere al fianco dell’impresa trentina, leader in un settore strategico per l’Italia come quello della meccanica strumentale, per i suoi progetti di innovazione e digitalizzazione che le permetteranno di competere sia sul mercato domestico che internazionale. Sace ha storicamente sostenuto, con i suoi diversi strumenti assicurativo-finanziari, la crescita della dimensione internazionale di Pama e con questa operazione conferma e consolida il proprio impegno e supporto anche nell’emergenza Covid-19».
Pama, dunque, punta sulla digitalizzazione e l’innovazione per rilanciarsi a livello mondiale.