Ruba il borsello dalla carrozzina di un ragazzo disabile in un supermercato: 25enne nei guai
L’odioso episodio a Rovereto. Il papà del ragazzo era andato a prendere un prodotto da uno scaffale quando la ladra ne ha approfittato per fare il colpo. Ma è stata identificata e poi denunciata dalla polizia
ROVERETO. È stata denunciata a piede libero dal Commissariato della Polizia di Stato di Rovereto per furto aggravato e utilizzo indebito di carta di credito una ragazza pregiudicata di 25 anni, residente a Trento che, dopo aver rubato un borsello, ha utilizzato le carte bancomat per fare dei prelievi.
Il furto è considerato aggravato non solo perché eseguito con destrezza, ma anche perché l’autrice senza il minimo scrupolo ha approfittato della situazione per colpire un genitore impegnato nella non facile gestione di una persona che la legge definisce “soggetto debole”, ovvero il figlio disabile su una sedia a rotelle con il quale si era recato a fare la spesa in un supermercato cittadino.
Il genitore ha appoggiato il proprio borsello sul retro della carrozzina, ma è bastato che si allontanasse un attimo per prelevare un prodotto dagli scaffali perché la malvivente, che evidentemente lo stava seguendo sin dall’entrata nel negozio, si avvicinasse di soppiatto e si appropriasse del bene.
È stato grazie allo stesso ragazzo, che con grande prontezza di spirito si è accorto dell’estranea che si era avvicinata a lui da dietro ed ha richiamato l’attenzione del papà, che quest’ultimo ha così potuto dare sin da subito l’allarme.
L’equipaggio della Squadra Volante immediatamente intervenuto ha potuto acquisire utili elementi per identificare l’autrice dell’odioso reato da alcuni testimoni che avevano osservato l’autovettura con la quale si era allontanata dall’area commerciale.
Altri validi elementi sono giunti dalle telecamere cittadine e dagli sportelli bancomat presso cui la ladra ha provato ad utilizzare le due carte di credito custodite nel portafoglio della vittima, finché lo stesso equipaggio di poliziotti ha nei giorni successivi incrociato e fermato la vettura con a bordo l’autrice del reato con ancora indosso gli stessi vestiti del giorno del furto, procedendo così ad indagarla presso la locale Procura della Repubblica.