Rifiuti in strada, scatta la tolleranza zero a Rovereto: una multa al giorno
Nel 2017 sono stati bastonati solo cinque sporcaccioni; nel 2021 siamo saliti a 341. E, attenzione, non è che i vigili - che hanno un sacco da fare - passano le giornate a vivisezionare ogni via per colpire gli amanti del rifiuto libero
ROVERETO. É uno degli argomenti caldi in città: l'abbandono dei rifiuti per evitare di pagare la tariffa oppure, aspetto per altro inquietante, il menefreghismo dilagante. La questione sporcizia, che impera lungo le strade e nelle piazze, da tempo tiene botta e fa arrabbiare tantissimi cittadini. Tanto che inondano di segnalazioni il Comune, le forze dell'ordine e i referenti in consiglio comunale.
Non a caso il consigliere della Lega Renato Zucchelli ha depositato un'interrogazione per capire se il Comune sia al corrente dei troppi sporcaccioni che lordano l'urbe e, ovviamente, se siano stati colpiti con multe e reprimende.
A quest'assenza di senso civico, poi, si aggiunge la concentrazione di incivili (si parla in questo caso di camionisti) che insozzano la zona industriale disperdendo immondizie ma, soprattutto, bottigliette di plastica piene di pipì. Ma questo è un problema aggiuntivo visto che in zona - si parla dell'area intorno a via dell'Artigiano - c'è un piazzale sfruttato come parcheggio ma c'è una totale assenza di bidoni della spazzatura e di gabinetti chimici.Tornando a chi butta le cose senza criterio dentro il perimetro urbano, la polizia locale da tempo tiene sott'occhio la situazione. E, non a caso, le multe per gli incivili sono aumentate a dismisura.
Un dato su tutti, per confermare: nel 2017 sono stati bastonati solo cinque sporcaccioni; nel 2021 siamo saliti a 341, quasi uno al giorno. E, attenzione, non è che i vigili - che hanno un sacco da fare - passano le giornate a vivisezionare ogni via per colpire gli amanti del rifiuto libero. L'impegno del Comune, ovviamente, sarà di portare avanti con ancora più convinzione questa battaglia tra noncuranti dell'ambiente e gli altri.
«Abbiamo come compito prioritario quello del presidio del territorio anche per quel che riguarda l'abbandono dei rifiuti - ha ricordato l'assessore all'ambiente Andrea Miniucchi nella sua risposta alla Lega - e svolgiamo questa funzione attraverso una molteplicità di azioni, prima di tutte la prevenzione con la giusta comunicazione ai cittadini sulla corretta gestione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata, educando al rispetto per l'ambiente e per gli spazi e comuni e provvedendo alla capillare collocazione di punti di raccolta in luogo pubblico».
Per quanto riguarda la «monnezza» gettata a casaccio, l'assessore ricorda che «comporta una sanzione amministrativa o, nei casi più gravi, un reato ambientale». Miniucchi, per altro, conferma che «le segnalazioni che provengono dai cittadini sono numerose e l'obiettivo principale è quello di risalire all'autore dell'abbandono e alla comminazione della sanzione». Insomma, i controlli ci sono e le pene pure.
Certo, rimane quella sensazione spiacevole di convivere con gente senza rispetto e, soprattutto, con la rabbia di dover pagare per chi la fa franca. Anche in questo caso la conferma arriva dal Comune: «É chiaro che i costi degli interventi di rimozione dei rifiuti abbandonati rientrano in tariffa e vanno a ricadere su tutti i cittadini. É importante quindi tenere alta la guardia anche a livello di controllo sociale del territorio da parte del singolo cittadino». La questione sporcizia, dunque, non è solo un caso di decoro urbano ma anche di portafoglio collettivo.