A Rovereto l'estate più calda e secca di sempre
Filippo Orlando, responsabile della sezione meteorologia del Museo civico: la stagione finora è stata caratterizzata dalla più lunga serie di giornate consecutive con temperatura massima superiore ai 30 gradi: 45 giorni di fila, dal 23 giugno al 6 agosto
ROVERETO. «L'estate più calda di sempre». Non si tratta più di una battuta da bar o da social network. È la verità, con tutti i crismi della scienza. Ora, all'uomo non resta che sperare che queste temperature torride e la mancanza d'acqua non diventino una costante. E magari, di fronte alla ricaduta socio-economica dei cambiamenti climatici, accelerare le politiche ambientaliste per troppo tempo rimaste lettera morta.
Cosa ci dice la meteorologia? «Che l'estate 2022 - spiega Filippo Orlando, responsabile della sezione meteorologia del museo civico di Rovereto - è stata caratterizzata dalla più lunga serie di giornate consecutive con temperatura massima superiore ai 30 gradi: 45 giorni di fila, dal 23 giugno al 6 agosto. Ricordo a tutti che la serie di dati a Rovereto è partita nel lontano 1882, e il record di quest'anno risulta di gran lunga superiore a quello precedente di 35 giorni, registrato tra il 27 giugno e il 31 luglio 2015».Bisogna del resto risalire proprio a sette anni fa, al 2015, per ritrovare un'estate che possa in qulche misura "competere" con quella di quest'anno.
«Parlando di temperatura media mensile - argomenta Orlando - luglio 2022 è salito sul podio, al secondo posto fra i mesi più caldi di sempre. Ecco i record della serie registrati nella stazione meteorologia di San Rocco, attiva dal 1882: il mese più caldo in assoluto è stato il luglio del 2015, con una temperatura media di 28,6 gradi. Seguono il luglio appena trascorso con una media di 28,2 gradi e agosto del 2003, con 27,3 gradi di media».
Anche sul fronte della siccità il mese appena passato segna un record, insieme con tutto il resto dell'anno fin qui trascorso che «risulta il più secco di sempre: finora sono caduti 281 millimetri di pioggia, ovvero il 47% della media storica, nemmeno la metà della norma. E anche queste sono misure che si prendono dal 1882».
I dati raccolti da Filippo Orlando sono stati integrati nel dossier di analisi pubblicato dal "Nimbus Web", il più autorevole portale italiano di meteorologia e clima, a firma di Daniele Cat e Luca Mercalli.
«L'Italia, così come gran parte dell'Europa centro-meridionale - si legge nell'incipit dell'articolo - sta soffrendo da mesi un connubio inedito di siccità e caldo estremi che determina gravi ripercussioni negative su ecosistemi naturali, ghiacciai alpini, agricoltura, produzione idroelettrica, benessere umano e animale, e favorisce la propagazione di numerosi e vasti incendi boschivi. Tale anomalia meteo-climatica ha preso origine a dicembre 2021, ha caratterizzato tutto l'inverno, protraendosi poi nella primavera 2022 solo con temporanei e modesti sollievi da parte di alcuni episodi piovosi diffusi giunti sul Nord Italia tra fine aprile e inizio maggio, infine si è ulteriormente intensificata con l'instaurarsi di condizioni precocemente estive fin da metà maggio.
Responsabile è una situazione di blocco atmosferico caratterizzata dal continuo rigenerarsi di pulsazioni dell'anticiclone nord-africano verso l'Europa. Il 2022 finora risulta dunque l'anno insieme più caldo e secco mai registrato in Italia.».