Il Comune svuota i magazzini con un’asta on line: in vendita di tutto, dalle auto dei vigili ai decespugliatori
Palazzo Pretorio ha deciso di disfarsi dei beni mobili in sovrappiù e punta a un incasso di 42mila euro. Caccia alle occasioni
ROVERETO. Non siamo alle pulizie di primavera, perché la stagione è un'altra, ma il Comune ha comunque deciso di svuotare i magazzini per far posto ad altre incombenze e, soprattutto, trasformare merce che in altre epoche sarebbe finita in discarica in risorsa economica. E per farlo ha scelto la modernità, quel negozio virtuale che sta prendendo piede sempre di più e che si chiama «shopping online».
Palazzo Pretorio, in sintesi, ha deciso di disfarsi dei beni mobili in sovrappiù vendendoli all'asta dove, per altro, l'Iva non fa capolino. Ecco dunque che ha messo sul mercato della «nuvola» (quella delle rete Internet per capirci) macchine, moto, bici, decespugliatori e quant'altro catalogato come inservibile per la comunità pubblica a prezzi da saldo, appunto, di fine stagione.
«Obiettivo di efficientamento del Comune è razionalizzare e ottimizzare l'utilizzo degli automezzi di servizio, sia riducendo il numero di autovetture sia mediante il ricorso a modalità alternative di mobilità. - spiegano in piazza del Podestà - Già in passato si è provveduto, in occasioni diverse, ad attivare delle procedure che permettessero il raggiungimento di tale obiettivo. All'interno del parco macchine comunale sono stati individuati una serie di mezzi e attrezzature varie non più funzionali e idonei alle esigenze di servizio e operative della struttura. Nel perseguimento di tale obiettivo l'ufficio patrimonio si è attivato in tal senso, programmando una procedura di asta pubblica».
Se qualcuno confidava in una festa della svendita, magari allestita al Follone, rimarrà però deluso. Perché gli acquisti saranno affidati a degli specialisti della svendita da remoto, la casa d'aste elettronica «Gobid international auction group srl» di Milano. «Da una ricognizione effettuata, i mezzi oggetto d'asta sono numerosi: questo fa sì che la gestione della procedura d'asta pubblica sia complessa. Elemento di novità e interesse anche per gli enti pubblici è la possibilità di utilizzare lo strumento dell'asta online, che può risultare sicuramente interessante per aspetti di efficienza ed economicità nonché di maggior partecipazione di soggetti interessati».
Avanti, dunque, con il banditore virtuale e con potenziali acquirenti a iosa, visto che non si opererà in presenza e dunque, ancorché lontani dalle restrizioni draconiane del Covid, chiunque potrà rilanciare l'offerta stando comodamente seduto sul divano di casa.
Ma di cosa stiamo parlando? L'elenco, come detto, è lungo. La parte del leone la fanno macchine e moto, comprese quelle con la livrea della polizia municipale. Ma ci sono anche autocarri, Apecar, Bsoprattutto elettriche (rubate, abbandonate e mai reclamate da chicchessia) e attrezzi di varia natura. Un esempio? Visto che siamo in inverno e la neve potrebbe decidere di invadere i territori, si possono comprare spargisale professionali per 300 euro o lame di marca per 500. Ma ci si può anche accaparrare trattorini, falciatrici, compressori, tagliaerba, motocoltivatori e decespugliatori per cifre da «fuori tutto» come capita con i negozi che svuotano i locali. Tutta roba che, come detto, non serve più all'ufficio tecnico del Comune e che occupa spazio.
I prezzi, insomma, sono di favore: si parte dai 75 euro per un macchinario traccialinee e si arriva al massimo ai 7mila per un trattore Same con cestello del 1985.La vendita, come detto, avviene online. «La casa d'aste Gobid - ribadiscono a palazzo Pretorio - si configura come piattaforma specializzata nelle aste online e garantisce regolarità e trasparenza della procedura oltre ad assicurare una più ampia diffusione della notizia di vendita. E offre la possibilità di aggiudicare la vendita di beni attraverso offerte a rilancio in modo tale che il prezzo più alto, al termine di pubblicazione dell'asta, sia quello di aggiudicazione definitiva. Per l'ente, tra l'altro, non sono previste commissioni né altri oneri».
L'incasso complessivo che il Comune conta di introitare grazie all'asta via etere, per la cronaca, è di circa 42mila euro. Soldi in più che, oltre a rimpinguare - ancorché di poco - le casse della città aiutano a liberarsi di roba destinata ad invecchiare nei magazzini senza che nessuno sappia della sua esistenza.