Neet, quasi il 18% dei giovani tra i 15 e i 29 anni non studia e non ha un'occupazione
Le percentuali si differenziano da regione a regione, ma comunque il dato del 17,6% del Trentino non può non preoccupare. Se ne parla a Rovereto venerdì e sabato al Veronesi e al Mart alla prima edizione del Forum "Orizzonti emergenti - Un futuro senza Neet" organizzato dal Polo Giuseppe Veronesi
UNIVERSITA' Tutti i dati sulle pre-iscrizioni
ROVERETO. Neet "Not in Education, Employment or Training" è la fascia di popolazione tra i 15 e i 29 anni che non studia, non lavora e non è inserita in percorsi di formazione. Una parte di popolazione che in Italia raggiunge il 24,1%, un primato negativo in Europa secondo i dati Eurostat. Le percentuali si differenziano da regione a regione, ma comunque il dato del 17,6% del Trentino non può non preoccupare.
Se ne parla a Rovereto venerdì e sabato al Veronesi e al Mart alla prima edizione del Forum "Orizzonti emergenti - Un futuro senza Neet" organizzato dal Polo Giuseppe Veronesi con il patrocinio della Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto, Associazione artigiani di Trento, Cassa turale Alto Garda e Ledro, e Sapiens spa. Ne parliamo con la dirigente del Polo Veronesi Laura Scalfi.
Come mai la scelta di dedicare un forum al tema Neet? Il Forum "Orizzonti Emergenti" sarà un appuntamento annuale per parlare dei temi del lavoro e dell'occupazione. Con il comitato scientifico si è scelto di dedicare la prima edizione ai Neet. Un paese che nell'articolo 1 della sua costituzione recita che "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" non può non interrogarsi su come contrastare un fenomeno che riguarda quasi un quarto della popolazione giovanile. Un momento per addetti ai lavori?
Assolutamente no. I Neet sono un fenomeno multifattoriale che ha riflessi su diversi ambiti della società: le difficoltà delle imprese a reperire personale qualificato, fasce giovanili scollegate dal lavoro a rischio disagio sociale, operatori dell'istruzione e della formazione spesso impreparati a gestire il fenomeno o in altri casi attori inconsapevoli nel generarlo, quindi un forum riservato non solo a docenti ma anche gli operatori dei servizi all'impiego pubblici e privati, a professionisti che si occupano di orientamento, alle imprese partner nei percorsi di tirocinio, alternanza scuola e lavoro e i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, alle famiglie e ai nostri studenti.
Come si svolgerà? Sarà un forum dinamico. Nei panel si affronterà il tema dei Neet con 3 focus, la scuola, le imprese e il capitale umano perché se come è ormai condiviso il fenomeno dei Neet è multifattoriali le soluzioni non possono essere settoriali ma necessitano del concorso di tutti gli attori, scuola, impresa e istituzioni. Lo faremo con esperti dei diversi settori in ambito nazionale e locale come Giovanni Biondi, Costantino de Blasi, Paolo Mazzoli, Riccardo Salomone, Eugenia Carfora che insieme ad altri aiuteranno a capire cosa non va e cosa si può fare. Poi incontri e talk.
Le imprese avranno la possibilità di incontrare one to one persone in cerca di lavoro, i nostri studenti e gli utenti dei nostri corsi ed effettuare dei colloqui. Parallelamente ci sarà la possibilità per le imprese di sperimentare strumenti di profilazione come PerformanSE e per chi lo volesse di iscriversi ed effettuare laboratori di simulazione di colloqui di lavoro. Nei coffe talk si ha invece la possibilità di parlare di innovazione ed anche toccare con mano come le innovazioni possono incidere in modo positivo sulla vita delle persone ci aiuteranno in questo Giancarlo Orsini e Elia Bombardelli.
Ma secondo lei è davvero possibile un futuro senza Neet? Se non pensassi che la scuola, la formazione e l'istruzione, non potessero fare la differenza nella costruzione del futuro dei giovani avrei da tempo scelto di fare un altro lavoro. Ci sono molti paesi in Europa dove la percentuale dei Neet è stabilmente e alcune volte sotto il 10%. Facendo dialogare, scuola, impresa e istituzioni senza approcci ideologici le soluzioni saranno più facili sono convinta che qualche spunto uscirà anche dal Forum.