Rovereto, anni di code al semaforo, ma adesso è arrivata la "gestione intelligente", e funziona
Nel nodo fra via Cavour, Halbherr e Saibanti sono azzerate le attese: ci pensa un sistema di sensori che comanda il verde e il rosso automaticamente: primo esempio in Trentino
ROVERETO. È il primo semaforo intelligente della regione e, alla prova dei fatti, intelligente lo è davvero. Tanto da aver tolto uno dei tappi più fastidiosi della circolazione roveretana: l'incrocio di via Cavour. I malumori che da anni alimentano le nuvole sopra la città, insomma, sono stati dissipati.
Certo, per cambiare marcia si è dovuto far arrabbiare gli automobilisti per una decina di giorni, ma alla fine il risultato è un gioiello. Perché le storiche code sono svanite, la sosta in attesa del verde dura una manciata di secondi e quel nodo che bloccava la città è sparito definitivamente.
«Siamo oltremodo soddisfatti. - gongola l'assessore alla viabilità Andrea Miniucchi - Era una sfida anche per noi e devo ammettere che l'intervento tecnologico funziona a dovere. Tanto più che l'impianto capisce da solo se ci sono code e snellisce di suo il traffico».
Qualcuno, ovviamente, la chiama intelligenza artificiale applicata alla città ma, di fatto, si tratta di sensori che registrano la presenza di veicoli su una corsia e, per alleggerire il carico, fanno scattare il fanale giusto per alimentare il movimento.
Il cantiere per installare i primi semafori intelligenti, insomma, ha fatto Bingo, risolvendo uno dei grandi problemi della città, i fastidiosi rallentamenti tra le vie Cavour - Halbherr - Saibanti. «Si tratta di uno dei punti nevralgici di Rovereto - conferma l'assessore - perché ogni giorno sono migliaia i veicoli in transito su tutte le direttrici. Per questo abbiamo investito sui semafori intelligenti».
Una scommessa vincente visto che, da qualche giorno, in via Cavour si respira e, soprattutto, sono state bandite le consuete imprecazioni da automobilista perché l'attesa al semaforo non consente nemmeno di accendersi una sigaretta.
I nuovi semafori, come detto unici in Trentino Alto Adige, sono «smart», capaci di alternare le fasi di rosso e verde in modo da evitare code e dunque tappi. Ma anche, come accorgimento ulteriore, illuminarsi a led e quindi a risparmio energetico. La tecnologia arriva in aiuto ai forzati della macchina riducendo di un bel po' i tempi d'attesa. E, attenzione, da soli sono in grado di togliere due fasi di «rosso» per fluidificare la circolazione.
«Ogni giorno controllo personalmente, a tutte le ore, - rilancia Andrea Miniucchi - il funzionamento e deve dire che sono soddisfatto. Questa scelta è stata vincente e, soprattutto, ha cancellato rallentamenti in un punto difficile della città».