Mamma in sosta vietata e la multa raddoppia
Brutte notizie per le migliaia di genitori che tutti i giorni combattono alla ricerca di un parcheggio per portare il figlio a scuola. Se lasciate l'auto in divieto, anche se per pochi minuti e in un punto dove ritenete di non intralciare il traffico e al rientro troverete una multa per divieto di sosta, l'aver accompagnato il figlio piccolo non basterà a schivare la sanzione. È il caso di cui è stata protagonista una mamma che il 23 novembre scorso, come tutti i giorni, accompagnava sua figlia alla scuola materna
Brutte notizie per le migliaia di genitori che tutti i giorni combattono alla ricerca di un parcheggio per portare il figlio a scuola. Se lasciate l'auto in divieto, anche se per pochi minuti e in un punto dove ritenete di non intralciare il traffico e al rientro troverete una multa per divieto di sosta, l'aver accompagnato il figlio piccolo non basterà a schivare la sanzione.
È il caso di cui è stata protagonista una mamma che il 23 novembre scorso, come tutti i giorni, accompagnava sua figlia alla scuola materna. Non trovando uno stallo libero per lasciare l'auto, aveva parcheggiato la sua Peugeot 107 fuori dalle righe segnalate. Al rientro l'amara sorpresa: il vigile aveva elevato una sanzione da 80 euro per aver parcheggiato non solo in zona vietata, ma nei pressi di una intersezione. La donna non firmava il verbale, ma indicava nelle osservazioni: «Non ho trovato parcheggio per portare la bimba a scuola». Questa, però, non è un'esimente alla violazione dell'articolo 158 del Codice della strada.
La donna ha comunque proposto attraverso il suo avvocato ricorso al giudice di pace chiedendo l'annullamento della sanzione. Il legale ha tentato di far annullare la multa puntando su argomenti giuridici e non sulla necessità di portare la bimba alla materna. L'appiglio usato dal ricorrente è stato che il verbale non indicava l'articolo del Codice della strada violato. Inoltre risultava che l'auto «sostava sull'intersezione», mentre ad avviso delle difesa era almeno a mezzo metro dall'angolo del marciapiede che segna l'incrocio. Motivi respinti dal giudice Andreina Deretta Zanfei. È stata una sentenza amara per la mamma in divieto: vista la «pretestuosità dell'opposizione» il giudice ha raddoppiato la multa portandola a 160 euro.