«Adesso basta, chi lavora  in Provincia non è privilegiato»

Non parlate di dipendenti pubblici privilegiati. I privilegi - penso ai provinciali - forse c'erano negli anni Settanta. Adesso è tutta un'altra storia». A margine dell'assemblea della Fenalt, tenutasi ieri nella sala della cooperazione in via Segantini, sono queste le parole di Bruno Boschetti

provincia pat piazza danteTRENTO - «Non parlate di dipendenti pubblici privilegiati. I privilegi - penso ai provinciali - forse c'erano negli anni Settanta. Adesso è tutta un'altra storia». A margine dell'assemblea della Fenalt, tenutasi ieri nella sala della cooperazione in via Segantini, sono queste le parole di Bruno Boschetti. «Negli anni abbiamo assistito allo smantellamento dei contratti dei provinciali. Parlo delle varie manovre: dal 2010 in busta paga perdono 3000 euro. Nel 2013 c'è stata una perdita di 600 euro. Altri 500 verranno meno nel 2014». L'assemblea di ieri era rivolta ai dipendenti delle autonomie locali, della scuola e della sanità. Boschetti spiega che il sindacato «dovrà sostenere i referendum per l'abrogazione della legge blocca-contratti e quella riguardante le pensioni che porta il nome dell'ex minsitro Fornero».


Sulla stessa linea c'è Maurizio Valentinotti, che ribadisce: «Oggi il sindacato rischia di essere debole. Gli scioperi, di questi tempi, rischiano di essere improponibili. Chi è più disposto a rinunciare ad una giornata lavorativa? Lo sciopero rischia di essere una prova di debolezza anziché di forza. Lo sciopero è un'arma spuntata. Non conosco le ragioni per cui si è arrivati a questa situazione, ma certo è che oggi come oggi la normativa sullo sciopero (che peraltro ci viene imposta quando vogliamo partecipare a tavoli contrattuali) rende questo strumento meno efficace, se poi pensiamo che a scioperare per avere chiedere 100 euro all'anno di aumento, ne perdiamo cento in quel giorno, ed oggi non ce lo si può permettere, capirete che quest'arma è davvero pericolosa».

 

Ma se la strada non è quella, qual è la strada? I vertici della Fenalt parlano di «protesta organizzata». Dicono che si deve imparare dagli Stati Generali della scuola, «che si occupano dei tanti precari»: «Dobbiamo metterci in gioco con la nostra faccia, ognuno di noi secondo le sue possibilità, utilizzando forme di lotta che ci diano visibilità e infastidiscano la controparte, con insistenza. Dobbiamo dimostrare che i nostri diritti li vogliamo difendere e per questo ci mettiamo la faccia e la determinazione».


Ancora Boschetti sui dipendenti pubblici: «A chi ha ancora il mito dell'impiego in Provincia diciamo che, da quando c'è il blocco del turn over, le cose sono peggiorate non poco». «E il risultato - aggiunge - è che si rischia di offrire servizi scadenti ai cittadini». Per concludere si parla di un diverso uso del Foreg. Ora si tratta di capire come e quando.

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