Centrodestra all'attacco
Sulla vicenda Whirlpool il Pdl e Civica Trentina sparano a zero contro l'amministrazione provinciale. Raimondo Frau (Pdl): «Il coro di solidarietà e sdegno che monta in queste ore dal mondo politico ha più di una nota stridente, una nota tipicamente elettorale, una nota tanto opportunistica da sfiorare lo sciacallaggio»
TRENTO - "L'esito della vicenda Whirlpool era segnato per una serie di ragioni, quali ad esempio lo scarso valore tecnologico aggiunto, impianti vetusti, stabilimento di sola produzione e non di ricerca e sviluppo. Ed ora puntualmente, scaduti i tempi contrattuali di affitto e produzione, la proprietà ha deciso di spostare la produzione in luoghi dove la manodopera costa meno".
Lo sostiene Civica Trentina. "Fin dall'inizio - dice una nota - era chiaro che per questa operazione doveva essere concordato un progetto industriale degno di tale nome, attraverso azioni di riconversione e/o ricerca e sviluppo su prodotti di qualità. Considerati gli strumenti normativi di cui la Provincia è titolare (il penultimo governo Berlusconi ha riconosciuto la provincia di Trento come distretto tecnologico per il risparmio energetico) e la competenza primaria in ambito energetico, si dovevano sviluppare, per esempio, tecnologie volte al risparmio energetico".
"In sinergia con Fbk ed Università - aggiunge Civica Trentina - si doveva creare l'embrione di una filiera che nel tempo poteva portare sviluppo ed occupazione qualificata e rappresentare magari un modello da esportare anche fuori provincia. Invece ancora una volta tutto si è risolto con una sterile operazione immobiliare che ha accontentato pochi e scontentato molti".
Critiche anche dal Pdl. "Sulla vicenda Whirlpool il coro di solidarietà e sdegno che monta in queste ore dal mondo politico ha più di una nota stridente, una nota tipicamente elettorale, una nota tanto opportunistica da sfiorare lo sciacallaggio". Lo afferma il coordinatore vicario provinciale Raimondo Frau. "Infatti, se è vero che la decisione ultima della chiusura dell'opificio è di esclusiva responsabilità della holding americana - prosegue - altrettanto vero è che le condizioni affinchè ciò avvenga sono state create proprio da chi oggi si sdegna".