TRENTO - È un lavoro certo complesso e delicato quello di coordinare i progetti della Trentini nel mondo in Sud America. Ma è anche ben remunerato, anzi secondo la procura della Corte dei conti troppo remunerato. Nell'invito a dedurre si contesta infatti a dirigenti della Provincia e ai vertici della Trentini nel mondo un danno di 265 mila euro per «rimborsi erogati da Atm ai propri dipendenti senza documentazione giustificativa».

Gli investigatori della Guardia di finanza hanno passato ai raggi x la busta paga di Ciro Russo, il responsabile per i progetti dell'associazione in Sud America. Tra il primo gennaio 2005 e il 30 settembre 2007 Russo ricevette, oltre allo stipendio previsto per la sua qualifica, anche un compenso ad personam pari a 200 euro mensili per complessivi 6.630 euro. Molto più consistente era il rimborso spese fisso di 1.815 euro per complessivi 59.895 euro.

Successivamente Russo venne promosso alla qualifica di "quadro" con compensi extrastipendiali pari a 2.203 euro di assegno ad personam (per totali 85.953 euoro), oltre ad 800 euro (totale di 31.800) riguardanti il rimborso spese forfettario. Inoltre dal 2004 al 2009 sulla base delle rendicontazioni vennero liquidati a Russo ulteriori rimborsi per 29.800 euro. Infine «alle retribuzioni sopra elencate - si legge nell'invito a dedurre - Atm nel 2007 ha riconosciuto al medesimo un ulteriore premio pari a 10.000 euro».

Interessante è anche la posizione retributiva di un consultore della Provincia per il Sud America: questi, oltre a ricevere i compensi e le indennità previste dall'ente pubblico, tra il 2005 e il 2010 aveva incassato da Trentini nel mondo ulteriori 42.395 euro.

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