Il Patt ha chiuso la lista, dentro Melone e Comper
Il Patt ha chiuso la lista. Dopo le polemiche dei giorni scorsi per l'esclusione della popolare consigliera provinciale Caterina Dominici, ieri il consiglio del partito (nella foto, molto pallavolistica, con Ugo Rossi) ha approvato l'elenco di 34 candidati tra cui 11 donne. Tra i nomi nuovi definiti solo ieri c'è il primario reumatologo della clinica Solatrix di Rovereto, Paolo Comper, che è consigliere comunale a Besenello, e Marco Melon , allenatore del Calcio Trento fino all'anno scorso, che ha portato in D per ben due volte, così come in precedenza portò il Vallagarina, e che in questo momento è fermo e dunque avrà il tempo di dedicarsi alla campagna elettorale
Il Patt ha chiuso la lista. Dopo le polemiche dei giorni scorsi per l'esclusione della popolare consigliera provinciale Caterina Dominici, ieri il consiglio del partito ha approvato l'elenco di 34 candidati tra cui 11 donne.
Tra i nomi nuovi definiti solo ieri c'è il primario reumatologo della clinica Solatrix di Rovereto, Paolo Comper, che è consigliere comunale a Besenello, e Marco Melon , allenatore del Calcio Trento fino all'anno scorso, che ha portato in D per ben due volte, così come in precedenza portò il Vallagarina, e che in questo momento è fermo e dunque avrà il tempo di dedicarsi alla campagna elettorale.
Dal campo dello sport, il Patt ha pescato anche Monica Morandini , presidente del comitato provinciale di tamburello, promoter dell'attività del Coni di Trento ed ex direttrice organizzativa del Mezzocorona Calcio, che nel 2008 si era candidata con l'Upt. Sempre dal partito di Dellai, il segretartio del Patt, Franco Panizza, ha pescato il sindaco di Bondo, Giuseppe Bonenti . Confermate poi le presenze annunciate nei giorni scorsi di altri nomi esterni al mondo autonomista come l'assessore ex Udc Lia Giovanazzi Beltrami e l'ex segretario del Pd di Ravina, Roberto Stanchina , che hanno aiutato Ugo Rossi a vincere le primarie del centrosinistra per la presidenza della Provincia.
Tra le candidate ci sono le imprenditrici Flavia Angeli , presidente di Donne Impresa dell'Associazione artigiani; e Sonia Leonardi , conosciuta soprattutto come organizzatrice delle tappe trentine delle manifestazioni di Miss Italia. Con loro la direttrice sanitaria della Croce Rossa regionale, Margherita Taras , insieme ad altri nomi tutti nuovi. Manca l'unica donna che era stata eletta nel 2008, che è la preside Caterina Dominici, che la val di Non non ha confermato per fare spazio a tre candidati uomini: Andrea Paternoster, Marcello Bonadiman e Lorenzo Ossanna .
Nonostante le numerose aperture a figure nuove per le Stelle alpine, la lista presenza anche alcune colonne storiche del movimento autonomista come il presidente del Patt e sindaco di Vigolo Vattaro, Walter Kaswalder , e alcuni altri amministratori del calibro di Diego Moltrer , che alle elezioni per la Comunità di valle dell'Alta Valsugana è stato l'uomo record per preferenze, poi Aurelio Michelon , presidente della Comunità della val di Cembra, il sindaco Graziano Lozzer , poi ancora Carlo Ganarin e l'albergatore del Primiero, Marco Toffol .
Tra i consiglieri uscenti, si ricandida Michele Dallapiccola , che era il capogruppo, ed è l'unico superstite della squadra eletta cinque anni fa, insieme Rossi, che è il candidato presidente, visto che Dominici è stata esclusa dalla lista e il segretario del Patt, Franco Panizza, insieme a Mauro Ottobre sono stati eletti parlamentari nel febbraio scorso. Sergio Muraro, che è subentrano a Ottobre per pochi mesi non era interessato a ricandidarsi con il Patt. È ritornato invece fra le braccia delle Stelle alpine, ottenendo un posto in lista, l'ex sindaco autonomista di Albiano, Mario Casna , che nel 2008 però si era candidato con la Lega nord riuscendo ad essere eletto.
Ieri, il parlamentino del Patt ha votato la lista con solo 4 voti contrari su un'ottantina di votanti, nonostante non siano mancate le critiche per alcune aperture ritenute eccessive. Per il segretario Franco Panizza, però: «Questa è la lista di un Patt che vuole guardare avanti, andando oltre gli autonomisti Doc perché così dev'essere il partito del presidente».