La spunta Bezzi, ci sarà Forza Trentino

Alle elezioni provinciali del 27 ottobre invece del simbolo del Popolo delle libertà o in alternativa di Forza Italia ci sarà quello di «Forza Trentino» (e Forza Alto Adige per la provincia di Bolzano). La richiesta di «trentinizzare» nome e simbolo del partito di Berlusconi, partita dal candidato presidente  in pectore  ed ex segretario del Patt, Giacomo Bezzi, e sostenuta dalla coordinatrice del partito Michaela Biancofiore, è stata presa in considerazione ieri a Roma in un incontro fra i due esponenti locali (accompagnati dal sindaco di Andalo Paolo Catanzaro) e i coordinatori nazionali del Pdl, Denis Verdini e Maurizio Gasparri

di Luisa Maria Patruno

Alle elezioni provinciali del 27 ottobre invece del simbolo del Popolo delle libertà o in alternativa di Forza Italia ci sarà quello di «Forza Trentino» (e Forza Alto Adige per la provincia di Bolzano).
La richiesta di «trentinizzare» nome e simbolo del partito di Berlusconi, partita dal candidato presidente  in pectore  ed ex segretario del Patt, Giacomo Bezzi, e sostenuta dalla coordinatrice del partito Michaela Biancofiore, è stata presa in considerazione ieri a Roma in un incontro fra i due esponenti locali (accompagnati dal sindaco di Andalo Paolo Catanzaro) e i coordinatori nazionali del Pdl, Denis Verdini e Maurizio Gasparri. Questi ultimi avrebbero dato un sostanziale via libera a questa ipotesi territoriale, che in passato non sarebbe stata neppure presa in considerazione.
Entro il 13 settembre vanno depositati i simboli e dunque non c'è molto tempo per decidere. Ieri, l'incontro tra la delegazione trentina e i vertici nazionali del Pdl sembra aver dato l'esito sperato. Anche se la decisione definitiva non è stata ancora presa.
Forza Italia prima e Pdl poi non hanno mai avuto molta fortuna alle elezioni provinciali in Trentino, con un ridimensionamento dei consensi rispetto alle consultazioni nazionali, dove il partito è sempre andato meglio, spinto dalla figura del leader Silvio Berlusconi.
Memori di questo e consapevoli del fatto che il partito - ora spaccato in due e che ha subito numerosi abbandoni - non sta vivendo un buon periodo, Bezzi e Biancofiore hanno proposto di rendere più trentino il simbolo per queste elezioni locali, anche con l'argomento che non sarebbe stato piacevole fare debuttare il redivivo simbolo di «Forza Italia» in una elezione dove rischia di uscirne con le ossa rotte.
La speranza è che il «camuffamento» possa servire anche a convincere Progetto Trentino di Grisenti e la coalizione guidata da Diego Mosna ad accogliere «Forza Trentino» nell'alleanza di liste civiche, visto che con questo nome diverso non si potrà più sostenere che si tratta della lista di un partito nazionale. Mosna e Grisenti hanno sempre detto no, infatti, sostenendo che la loro era una alleanza di liste civiche locali e per questo era diversa dagli schieramenti in cui sono presenti partiti.
Basterà questa mossa del simbolo trentinizzato perché vengano aperte le porte a Bezzi ? Se l'accordo non si farà - anche questo è stato concordato a Roma - Giacomo Bezzi sarà il candidato presidente di Forza Trentino che guiderà una coalizione formata da altre liste, senza la Lega nord.
Verdini e Gasparri hanno confermato che il Pdl punta su Bezzi e non su Cristano de Eccher, che pure ambiva a fare il candidato presidente e che ora dovrà decidere o di essere uno dei candidati della lista di Forza Trentino - ma è molto improbabile - o guidare uno schieramento di liste di destra, quelle, come la Destra e Fratelli d'Italia, che già si erano espresse in suo favore.
Ieri all'incontro con Verdini c'era anche il senatore della Lega nord, Roberto Calderoli, che ha ribadito la proposta di Maurizio Fugatti come candidato presidente di una coalizione di centrodestra nell'ipotesi in cui Progetto Trentino mantenga il suo no a una grande coalizione di centrodestra. Il Pdl però non vuole rinunciare al candidato presidente e quindi le strade rischiano di dividersi.

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