«Meno tasse, meno sprechi»
«Perché votare noi? Perché non rubiamo, perché non offriamo "piaceri" in cambio del sostegno elettorale, perché vogliamo ciò che vuole la gente normale: meno tasse, meno sprechi, più servizi al cittadino». Paolo Vergnano nella lista del Movimento Cinque Stelle è posizionato al quarto posto, ma è un «grillino» della prima ora
TRENTO - «Perché votare noi? Perché non rubiamo, perché non offriamo "piaceri" in cambio del sostegno elettorale, perché vogliamo ciò che vuole la gente normale: meno tasse, meno sprechi, più servizi al cittadino». Paolo Vergnano nella lista del Movimento Cinque Stelle è posizionato al quarto posto, ma è un «grillino» della prima ora. Si dice che il successo dei pentastellati trentini alle elezioni politiche sia anche merito di Vergnano, fra gli ideologi del movimento. Farmacista, sposato, padre di tre figli, abita a Rovereto da 13 anni. Vergnano è un cognome dell'area Torinese. «Vergnano, come la marca del caffè. E come il caffè cerco di tenere sveglie le persone».
Voi vi proponete come forza di cambiamento. Ma perché un elettore non dovrebbe votare Lega o Forza Trentino o Progetto Trentino?
«A livello nazionale è provato che la Lega Nord ha rubato (il riferimento è ai fondi finiti nelle casse della famiglia Bossi, ndr). I leghisti sono diventati professionisti della politica. Non sono più credibili. Noi dopo due legislature ce ne andiamo a casa, tornando a fare quello che facevamo prima. Noi abbattiamo il nostro stipendio del 50%. Tutte le persone con cui parlo, dal dirigente all'operaio, chiedono la stessa cosa: meno tasse e più servizi».
Voi siete quelli che vogliono il trasporto pubblico gratuito.
«C'è chi, per interesse, ha voluto farla passare come una barzelletta, ma è provato che sul bilancio di Trentino Trasporti Esercizio il prezzo dei biglietti incide per 7 milioni. Niente, se consideriamo i costi di gestione: il solo software per la gestione dei ticket costa 3 milioni all'anno. Noi diciamo: meno società, meno dirigenti strapagati, meno consulenze e zero costo del biglietto».
Sembra la classica promessa elettorale.
«Ci sono 30 comunità all'interno dell'Europa dove il trasporto pubblico è gratuito. Penso all'esempio di Aubagne (Marsiglia), che è grande come Trento e i mezzi pubblici sono gratuiti. Non è fantasia».