I residenti della Portèla «convocano» i candidati
La Portèla «irrompe» in campagna elettorale. La Portèla, simbolo di tutte quelle aree del capoluogo caratterizzate da una scarsa vivibilità e continui disagi: microcriminalità, inciviltà, schiamazzi, e così via. A metterla sul piatto, quell'area suo malgrado «disgraziata», sotto il naso degli undici candidati presidenti, sono i residenti non solo della Portèla, ma anche di tutte le vie e piazze attigue. A partire dal prossimo 10 ottobre i residenti, aderenti o simpatizzanti del comitato Torre Vanga, organizzeranno fino al successivo 25 ottobre una serie di serate attraverso le quali mettere in piazza il loro disagio e dialogare con le istituzioni
La Portèla «irrompe» in campagna elettorale. La Portèla, simbolo di tutte quelle aree del capoluogo caratterizzate da una scarsa vivibilità e continui disagi: microcriminalità, inciviltà, schiamazzi, e così via.
A metterla sul piatto, quell'area suo malgrado «disgraziata», sotto il naso degli undici candidati presidenti, sono i residenti non solo della Portèla, ma anche di tutte le vie e piazze attigue: piazza Santa Maria, via Cavour, via Pozzo, via Roma, via Orfane, piazzette Lainez, Da Vinci e 2 settembre 1943, via Prepositura.
A partire dal prossimo 10 ottobre i residenti, aderenti o simpatizzanti del comitato Torre Vanga, organizzeranno fino al successivo 25 ottobre una serie di serate (con tanto di spaccio, gestito dal Comitato attività ricreative di Martignano, e associazioni di volontariato) attraverso le quali mettere in piazza il loro disagio e dialogare con le istituzioni. E soprattutto, con chi si propone di guidarle nei prossimi cinque anni: «Invitiamo tutti i candidati, dai candidati presidente ai candidati alla carica di consigliere, a intervenire, per ascoltarci e farci ascoltare le loro proposte».
Un'iniziativa senza dubbio «sul pezzo» da parte dei residenti, che hanno senza dubbio avuto il merito di sfruttare il clima - sempre fecondo - di campagna elettorale per far sentire ancor più alto e forte il loro grido di dolore.
Non che fino ad ora non lo abbiano ancora fatto, ma - evidentemente - non con un volume adeguato, dato che i problemi, noti e stranoti, non sono stati risolti.
«Ma avvertiamo tutti coloro che vorranno partecipare», spiega Stefano Borgognoni, residente e promotore di «Riprendiamoci la nostra vita», il nome dato all'iniziativa di «rinascita» della Portèla e vicinato: «Li avvertiamo - prosegue - non vogliamo le solite promesse, le solite chiacchere. Noi vogliamo fatti, atti, delibere. Concretezza, con cui poter tornare a vivere appieno la nostra città».
Borgognoni, a nome non solo degli altri residenti, ma pure degli aderenti del comitato Torre Vanga, guidato da Nicola Guanti, snocciola un elenco già ben noto: «In questa zona sono all'ordine del giorno risse notturne, duelli a colpi di bottigliate, rumori e grida fino a tarda notte, risvegli con il ritrovamento di urina e vomito sui portoni delle case e sulle serrande delle attività commerciali. Siamo stufi, anche perchè è da tempo che tutti noi segnaliamo la cosa a chi di dovere, ma nulla è mai cambiato davvero».
Rabbia contro l'inciviltà, che non è disprezzo della socialità: «Sia ben chiaro: qui nessuno ce l'ha contro gli studenti universitari o i giovani. Ma ci rifiutiamo di credere che gli studenti universitari e i giovani in genere possano essere i responsabili di tutto questo. In mezzo a loro c'è gentaglia che non dovrebbe farlo. E se invece continuano a imperversare, serve più sorveglianza, a tutte le ore, e servirebbe che gli esercenti fossero all'altezza del loro mestiere. Chi non è in grado, nel centro di una città, di tenere alla larga individui molesti, incivili e violenti, non deve poter gestire locali, tutto qui».
Queste sono solo alcune delle proposte dei residenti. Chi tra i politici in lizza alle Provinciali volesse ascoltare e proporre, può scrivere alla email rinascitatorrevanga@gmail.com
L'appuntamento è dal 10 ottobre.