«Contributi casa solo per ricchi, quelle norme vanno modificate»
Il senatore leghista Sergio Divina alla carica sulla questione casa. «Lo avevamo già denunciato all'atto della emanazione: la normativa con cui la giunta provinciale nell'imminenza del voto per il rinnovo del consiglio provinciale ha concesso contributi pubblici "ricchi" dopo anni di carestia a chi intende ristrutturare o acquistare casa, lasciava troppi "buchi" circa la sua effettiva portata. A posteriori, i dati ci danno ragione, visto che con i pochi fondi disponibili si è soddisfatta una ridicola percentuale delle richieste e chi ha ottenuto il contributo lo ha potuto fare grazie ad una posizione reddituale farlocca»
Il senatore leghista Sergio Divina alla carica sulla questione casa. «Lo avevamo già denunciato all'atto della emanazione: la normativa con cui la giunta provinciale nell'imminenza del voto per il rinnovo del consiglio provinciale ha concesso contributi pubblici "ricchi" dopo anni di carestia a chi intende ristrutturare o acquistare casa, lasciava troppi "buchi" circa la sua effettiva portata. A posteriori, i dati ci danno ragione, visto che con i pochi fondi disponibili si è soddisfatta una ridicola percentuale delle richieste (solo un po' più elevata nel caso delle ristrutturazioni) e chi ha ottenuto il contributo lo ha potuto fare grazie ad una posizione reddituale farlocca: chi ha avuto un reddito dichiarato bassissimo o uguale a zero (come i tanti figli di famiglie agiate che hanno presentato domanda), è stato premiato rispetto a posizioni più realistiche, come quella delle famiglie con un doppio reddito e con figli che volevano acquistare la propria "prima casa"», scrive Divina lanciando un appello al presidente Ugo Rossi affinché modifichi la norma per coloro che saranno finanziati in futuro.