Una discoteca lontana dal centro storico di Trento
Cenerentola, prima dello scoccare della mezzanotte, doveva scappare dal gran ballo. I giovani, a Trento, saranno nella situazione opposta: a ballare ci andranno proprio dopo la mezzanotte. È l'idea avanzata dai gestori dell'Elysee, per aggirare i vincoli e le difficoltà con cui deve fare i conti la movida in centro: una sorta di preserata in città, poi tutti a ballare in un nuovo locale, a Canova di Gardolo, che dovrebbe aprire in ottobre
Non si può dire che ai giovani rappresentanti della movida trentina manchi la capacità di ascolto. E non si può nemmeno dire che manchino intraprendenza e voglia di mettersi in gioco. Il sindaco Andreatta dice che il divertimento va spostato in periferia, lontano dal centro storico e dai residenti che hanno il diritto al sonno e alla tranquillità? E allora loro si attivano e sono pronti a lanciare un nuovo locale, tra Trento e Canova, dove si trovava l'ex Havana. Una nuova discoteca, che non abbia nulla a che vedere con le passate esperienze in quella zona. Un modo per spostare la movida, per offrire qualcosa di nuovo a studenti e universitari e, se vogliamo, anche un modo per riqualificare quell'area. Con una sola richiesta, magari banale e ovvia, ma fondamentale: che la politica, ovvero l'amministrazione comunale e la Provincia, si adoperino per creare dei servizi di trasporto, dei bus navetta, utili a rendere la notte sicura, oltre che divertente e danzante.
L'iniziativa porta la firma di Matteo Molinari, direttore artistico dell'Elysee, fulcro della movida trentina e segretario organizzativo della sezione di Trento del Patt.
«Posso dire che è ufficiale: da ottobre, ma forse anche prima, Trento avrà un nuovo locale, che risponde alle esigenze di tutti. Il sindaco ha detto di decentrare la movida? E allora noi abbiamo preso l'ex Havana e un grande capannone attiguo. Lì daremo vita a un locale che, speriamo, possa essere un punto di riferimento per la città».
Senza il rischio di chiusure o di musica stoppata a mezzanotte.
«Esattamente: saremo lontani dal centro, come chiedono residenti e amministratori comunali. E daremo una risposta a un'esigenza di tantissimi giovani, ovvero quella di avere qualcosa da fare la sera a Trento. Vogliamo mantenere un contatto con l'Elysee, quindi potremmo chiamare la nuova discoteca New Elysee. Ma il nome è l'ultimo dei problemi. L'idea è quella di rendere il locale in piazza Venezia un ritrovo per il pre-serale. Poi, a mezzanotte, tutti a ballare nella nuova struttura».
E così tutti contenti: sindaco, residenti, giovani. Però una richiesta la avete.
«È vero. Una cosa, che chiediamo da anni: auspichiamo un aiuto sui trasporti. Una navetta, un servizio notturno, per garantire la sicurezza stradale e per dare un servizio ai tanti universitari senza macchina che non possono raggiungere la periferia. E tutto ciò non per il "mio" locale, ma in comune accordo con i gestori di tutte le realtà periferiche, studiando insieme orari e percorsi. Basterebbero poche corse notturne, da nord a sud della città passando per il centro. Avrei già il nome del progetto: "Yes weekend"».
Non pare una richiesta impossibile da esaudire.
«Sulla carta no. Ma è da anni che se ne parla e fino ad ora sono state solamente chiacchiere. Abbiamo sentito tante promesse ma nessun fatto. Io e tutte le persone che fanno il mio lavoro vogliamo sederci intorno a un tavolo con i politici, ma anche con l'università e le associazioni, per studiare insieme soluzioni che possano rendere tutti felici. Altrimenti Trento è destinata a diventare o a restare una città morta. Una città universitaria e piena di giovani ma morta».
Ma i giovani hanno l'esigenza di una discoteca? O anche di altro?
«Partendo dal presupposto che a Trento c'è poco o nulla, è ovvio che, oltre alla discoteca, possono esserci spazi anche per la musica dal vivo, per iniziative culturali o altro. Magari all'Elysee potremmo dare vita a serate di musica dal vivo fino a mezzanotte e poi, al New Elysee, dare spazio ai dj e alla disco music. Quello che è certo è che la richiesta c'è: i giovani, studenti e universitari, ma anche i turisti, vogliono poter trascorrere una serata di divertimento».