Gioco: nel 2011 in Trentino bruciati 1.652€ per abitante
Nel 2011 ogni abitante del Trentino ha giocato e "bruciato" 1.652 euro. La crisi non riduce il giro economico generato da slot machine e gratta&vinci, anzi: il settore del gioco produce cifre da capogiro. È un quadro allarmante quello che è stato tratteggiato in un incontro organizzato dal Lions Club San Marco di Rovereto su "Ludopatia e amministrazione di sostegno"
Nel 2011 ogni abitante del Trentino ha giocato e "bruciato" 1.652 euro. La crisi non riduce il giro economico generato da slot machine e gratta&vinci, anzi: il settore del gioco produce cifre da capogiro. È un quadro allarmante quello che è stato tratteggiato in un incontro organizzato dal Lions Club San Marco di Rovereto su "Ludopatia e amministrazione di sostegno". Relatori Graziano Manica già direttore della Cassa Rurale di Isera e oggi volontario Caritas e Miriam Vanzetta del gruppo Ama auto mutuo aiuto di Trento. "Gli italiani - ha spiegato Vanzetta - hanno ridotto la spesa per il cibo e giocano sempre di più. Nel 2004 in Italia il giro d'affari attorno al gioco era di 24,8 miliardi, nel 2013 si stima sia di 86,7. E va detto che lo Stato ci guadagna sempre meno. Su 86,7 miliardi all'erario ne vanno 7,7". Nel Trentino, secondo l'Ama, i giocatori a rischio patologico sono circa 15.000. Graziano Manica ha portato la sua esperienza di amministratore di sostegno (a Rovereto ve ne sono 120) di un uomo che aveva dilapidato tutto il patrimonio di famiglia. "Un'esperienza totale - ha detto Manica- perchè a gestirgli ogni spesa mi sembrava di togliergli dignità. Ma si è creato un rapporto di amicizia e una sola volta mi ha tradito facendo un debito in una casa gioco. Perchè succede anche questo: facili offerte di prestito pur sapendo delle difficoltà economiche del giocatore, così come sta accadendo che accanto a luoghi di gioco aprano i "Compra e vendo oro".