Pd, entra nel vivo la battaglia delle primarie

Manca poco alle primarie aperte che domenica eleggeranno il segretario provinciale del Partito democratico. Ultime battute, dunque, per il confronto dialettico, che sta regalando anche qualche polemica, tra le due sfidanti roveretane, l'assessore comunale all'urbanistica Giulia Robol , la referente dei comitati renziani,  Elisa Filippi, e il consigliere comunale a Trento Vanni Scalfi

di Zenone Sovilla

PdTRENTO - Manca poco alle primarie aperte che domenica eleggeranno il segretario provinciale del Partito democratico. Ultime battute, dunque, per il confronto dialettico, che sta regalando anche qualche polemica, tra le due sfidanti roveretane, l'assessore comunale all'urbanistica Giulia Robol , la referente dei comitati renziani,  Elisa Filippi, e il consigliere comunale a Trento Vanni Scalfi.

 

Sullo sfondo si muovono le «cordate» con figure di primo piano nel Pd e schieramenti trasversali rispetto alle posizioni assunte alle primarie nazionali di dicembre. A favore della Filippi, fra gli altri, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, i consiglieri provinciali Mattia Civico e Violetta Plotegher, gli assessori comunali nel capoluogo, Michelangelo Marchesi e Andrea Robol, i parlamentari Giorgio Tonini e Michele Nicoletti. Endorsement per la renziana anche dall'assessore provinciale alla salute  Donata Borgonovo Re. L'esponente della giunta, peraltro, ha spiegato di ritenere «belle» tutte e tre le candidature, così come le relative liste.

 

«Personalmente - aggiunge - mi sento molto vicina sia al gruppo che sostiene Scalfi sia a chi appoggia Filippi. Ho sperato che si potesse trovare un punto di confluenza e di alleanza progettuale tra le due candidature, sono certa che sarà possibile lavorare insieme nel partito che uscirà dalle primarie. E comunque ho fatto la mia scelta, sostenendo la candidatura di Elisa Filippi, una giovane donna preparata e competente, della quale ho apprezzato lo stile rigoroso e coerente in occasione delle elezioni nazionali: mi sembra ben rappresentare il Pd che vorrei, aperto, leggero, dialettico, giovane, proteso al futuro e all'Europa». «Questo non mi preoccupa: mi piace pensare che le idee, soprattutto quelle buone, si mescolano e si contaminano», commenta.


L'altra donna in corsa, Giulia Robol, può contare fra l'altro sul sostegno dell'ex presidente della Provincia, Alberto Pacher, dei consiglieri Alessio Manica e Lucia Maestri, dei sindaci di Rovereto, Andrea Miorandi, e di Riva del Garda, Adalberto Mosaner, dell'ex deputato Luigi Olivieri. Con l'assessora anche il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, gli ex consiglieri Margherita Cogo e Roberto Pinter e il numero due di piazza Dante, Alessandro Olivi, che spiega: «Ho deciso di spendere la mia preferenza per Giulia Robol, che considero un'interessante outsider. Ma di là dalle scelte individuali, mi auguro che il congresso sia l'occasione per il Pd di confrontarsi su temi cruciali per il Trentino, come strumenti per lavoro e sviluppo di cui mi sto occupando personalmente».

 

Infine, a favore di Vanni Scalfi sono scesi in campo fra gli altri l'assessora all'università e ricerca  Sara Ferrari, il consigliere provinciale Luca Zeni e l'ex parlamentare Lucia Fronza Crepaz.

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