«Basta cavalcavia a Ravina, va demolito subito»
Ennesimo incidente stradale, martedì mattina, sul cavalcavia di Ravina: tanto che dalla mera cronaca nera, ora la questione si appresta a diventare anche politica, con il presidente della circoscrizione Roberto Stanchina sul piede di guerra
Ennesimo incidente stradale, martedì mattina, sul cavalcavia di Ravina: tanto che dalla mera cronaca nera, ora la questione si appresta a diventare anche politica, con il presidente della circoscrizione Roberto Stanchina sul piede di guerra.
Ma andiamo con ordine e partiamo dai fatti, dicendo che - fortunatamente - l'automobilista rimasto coinvolto nella carambola non è in pericolo di vita: è ricoverato al Santa Chiara con politraumi.
Il ferito, un veronese di 81 anni, ieri poco prima delle 11 stava viaggiando in direzione nord quando, al momento di imboccare il cavalcavia, forse per una distrazione, ha centrato la cuspide del guard rail, con l'auto - una Fiat station wagon - che nell'impatto è finita improvvisamente di traverso per poi ribaltarsi.
L'anziano è stato immediatamente soccorso da 118 e vigili del fuoco permanenti, intervenuti sul posto assieme a carabinieri e polizia locale. È stato trasferito in ospedale ma in condizioni giudicate fortunatamente non gravi.
Più pesanti, invece, i problemi alla circolazione, con il traffico che è stato deviato in entrambi i sensi di marcia lungo le corsie a valle del cavalcavia, creando così code anche in uscita da Ravina e da via al Desert.
Si tratta ormai quasi del decimo incidente, solo quest'anno, sul cavalcavia, tanto che l'episodio ha fatto perdere la pazienza al presidente della circoscrizione di Ravina e Romagnano, Roberto Stanchina.
«Cosa si sta aspettando per eliminare questa struttura, che è già costata moltissimo in termine di feriti e anche di vittime?», attacca Stanchina, riferendosi anche al tragico scontro del giugno di 11 anni fa, quando sul cavalcavia morirono Loris Paris, Maurizio Sovilla e Ina Matorcevic.
«Serve un'altra tragedia perché le cose si muovano in fretta? Il fatto che tutti questi incidenti non abbiano conseguenze gravi, non sminuisce il problema. Ci si deve muovere subito».
Stanchina sa che ormai, la vita del cavalcavia è quasi giunta alla fine: verrà abbattuto nell'ambito della completa riorganizzazione dell'assetto viario legato alla realizzazione del Not. Ma proprio su questo punto insiste Stanchina: «I progetti sono pronti. Bene, perché aspettare che partano i lavori del Not? Perché non partire subito con i lavori alla viabilità? Quel cavalcavia è pericoloso, una minaccia continua e prima sparirà, meglio sarà, per tutti. Il mio è un appello al presidente della provincia Rossi e all'assessore ai lavori pubblici Gilmozzi. Lo formalizzerò a breve in maniera congiunta con la collega della circoscrizione S. Giuseppe S. Chiara Maistri, ma sarebbe bello avere subito risposte. Concrete».