Bello il Festival dell'Economia. Ti apre la mente e il cuore ascoltare persone di alto livello che parlano in maniera seria e approfondita di cose serie e profonde. Disgraziatamente poi si torna nella realtà e la realtà è molto meno piacevole da ascoltare e da osservare. Un amico mi ha detto che esagero dicendo che i nostri politici sono mediamente persone di non eccelsa levatura. Allora gli ho citato alcune frasi di un sottosegretario che mi avevano molto colpito all'epoca dei fatti (era il 2009) e che erano riportate virgolettate in una lettera inviata al quotidiano «La Repubblica».

La lettera è significativa perché illustra molto bene una situazione che si ripete spesso nei programmi televisivi e mette in luce l'incapacità (o la malafede) di gestire i dati che riguardano l'economia. Il guaio è che, però, dato il livello medio degli ascoltatori, molto probabilmente la sicumera e la baldanza di taluni politici riescono a convincere i cittadini della sacrosanta verità delle loro fantastiche affermazioni. Il lettore di Repubblica scriveva: «Il sottosegretario ha sostenuto che i conti italiani stanno meglio di quelli della Germania.

 

Il ragionamento era: l'Italia passa da un +0,2% del 2008 a un -2% previsto per il 2009, mentre la Germania passa dal +4% del 2008 a un -2,5% previsto per il 2009 e quindi... cala del 6,5%, mentre noi abbiamo soltanto un calo del 2,2%». In altre parole ha sottratto le percentuali di due anni successivi presentandole come un dato significativo! Ora, se la Germania aveva 100 nel 2007 e nel 2008 è cresciuta del 4%, significa che nel 2008 è arrivata a 104. Se nel 2009 scenderà del 2,5%, dato che il 2,5% di 104 fa 2,6 significa che nel 2009 scenderà a 101,4. Morale della favola, negli ultimi due anni la Germania sarà salita da 100 a 101,4 cioè sarà salita dell'1,4%.

Applicando lo stesso ragionamento all'Italia si conclude che negli ultimi due anni l'Italia sarà scesa circa dell'1,8%. Conclusione. Loro salgono dell'1,4%, noi scendiamo dell'1,8%, ma per il sottosegretario l'Italia farà meglio della Germania! È chiaro che di fronte a questo tipo di argomentazioni ti viene da chiedere (come dicono a Roma): ma ci sei o ci fai? Nel primo caso non sai ragionare, nel secondo sei in malafede. In ogni caso non è una bella cosa.

 

P.S. Tiriamoci su il morale risolvendo un problemino: un tipico esempio di ragionamento sballato che sembra convincente. Tizio dice a Caio: mi sono sposato con Clara e abbiamo intenzione di fare quattro figli. Siccome la probabilità di avere un maschio o di avere una femmina è la stessa, è chiaro che al 50% avremo due maschi e due femmine. Messa così, quasi quasi sembra vero. Ma invece è falso (la probabilità è meno del 40%).