La difesa di Ugo Rossi «Si risparmiano milioni»
«Quando si approva una nuova legge, il modo migliore di esprimere un giudizio è provare a capire che cosa cambia». Il presidente della Regione Ugo Rossi, a poche ore dall’approvazione, in Consiglio regionale, dei provvedimenti che rideterminano l’ammontare dei vitalizi e rivedono i meccanismi dei trattamenti previdenziali dei consiglieri regionali, prova a gettare acqua sul fuoco delle polemicheE si affida ai contenuti tecnici della riforma, che illustra in quattro punti.
«Quando si approva una nuova legge, il modo migliore di esprimere un giudizio è provare a capire che cosa cambia». Il presidente della Regione Ugo Rossi, a poche ore dall’approvazione, in Consiglio regionale, dei provvedimenti che rideterminano l’ammontare dei vitalizi e rivedono i meccanismi dei trattamenti previdenziali dei consiglieri regionali, prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche. E si affida ai contenuti tecnici della riforma, che illustra in quattro punti.
GLI IMPORTI. Con la vecchia legge erano previsti importi agli ex consiglieri che riducevano il valore del vitalizio applicando nei calcoli tabelle sbagliate. Oggi, spiega Rossi, le somme sono state calcolate con tabelle corrette, che portano a una riduzione media del 30% di quegli importi (ad esempio: se prima spettavano 300mila euro, l’attuale ricalcolo porta la somma a 200mila euro).
I REQUISITI. Con il vecchio sistema, il requisito per ottenere le somme attualizzate e il vitalizio era questo (vale solo per gli ex-consiglieri perché i nuovi non avevano vitalizi dalla scorsa legislatura): 55 anni senza alcuna penalizzazione. Adesso saliamo a 60 anni con in più con una penalizzazione del 10% sull’importo del vitalizio per tutta la vita.
LA «PENSIONE». Per i consiglieri in carica era previsto un trattamento previdenziale dopo i 65 anni, con un costo per la Regione di circa 10 milioni di euro all’anno. Per i consiglieri in carica è oggi prevista la possibilità di una previdenza complementare, con un risparmio, per la Regione, di 2 milioni di euro.
DIVIETI DI CUMULO. La legge non prevedeva alcun divieto di cumulo fra trattamenti previdenziali e altri introiti derivanti da cariche elettive (ad esempio altre pensioni di carattere politico). Con la nuova legge è previsto un cumulo massimo fino a 9.000 euro lordi (circa 4.500 euro netti) .
Tutto questo spinge Rossi ad affermare che «con questi elementi ciascuno può valutare la portata della nuova normativa. Si tratta del primo provvedimento in Italia che mette mano all’impianto dei trattamenti pensionistici per i politici del passato con efficacia retroattiva. Rilevo inoltre che tutto questo si affianca a un trattamento stipendiale degli attuali consiglieri regionali del Trentino-Alto Adige che già adesso è il più basso in Italia».