Andreatta ancora sindaco, ok deciso di Pd e Patt
Ok deciso di Pd e Patt, sì di massima, in attesa di sentire il partito della città, l'Upt. Il giorno dopo l'intervista del sindaco Alessandro Andreatta in cui il primo cittadino di Trento si è detto disponibile a ricandidarsi per un altro possibile mandato, i partiti maggiori della coalizione che lo sostiene spiegano di vedere di buon occhio la cosa. Sulle priorità della fine di questa legislatura e della prossima, se Andreatta sarà ancora sindaco, però, i partiti chiedono di dire la loro e elencano una serie di priorità, in attesa che si arrivi, entro settembre, a definire in maniera ufficiale il candidato sindaco e il relativo programmaI vostri commenti
Ok deciso di Pd e Patt, sì di massima, in attesa di sentire il partito della città, l'Upt. Il giorno dopo l'intervista del sindaco Alessandro Andreatta in cui il primo cittadino di Trento si è detto disponibile a ricandidarsi per un altro possibile mandato, i partiti maggiori della coalizione che lo sostiene spiegano di vedere di buon occhio la cosa. Sulle priorità della fine di questa legislatura e della prossima, se Andreatta sarà ancora sindaco, però, i partiti chiedono di dire la loro e elencano una serie di priorità, in attesa che si arrivi, entro settembre, a definire in maniera ufficiale il candidato sindaco e il relativo programma.
La maggioranza di centrosinistra autonomista che sostiene l'attuale sindaco di Trento prima di dare il proprio ok definitivo alla candidatura e al programma attende di ritrovarsi dopo le vacanze di agosto. A fine mese il Pd cittadino dovrebbe tenere una riunione in merito alle prossime elezioni comunali. «In quell'occasione - spiega la coordinatrice cittadina del Pd Elisabetta Bozzarelli - proporrò di organizzare un evento a fine settembre in cui la città possa dire cosa vuole essere in futuro». Giulia Robol, segretaria del Pd, poi, ribadisce che «la coalizione su Trento tiene e possiamo dare per assodato che su Andreatta si vada avanti». Detto questo, secondo la segreteria, la priorità è quella delle «circoscrizioni, su cui occorre dare un segnale come maggioranza in maniera unitaria». Robol rilancia l'ipotesi della «volontarietà dell'impegno in circoscrizione tranne, a Trento, per il presidente che potrebbe avere un rimborso spese. La circoscrizione deve tornare a essere uno spazio di mediazione tra il Comune e i cittadini».
Stesso ruolo di Giulia Robol ma nell'Upt lo riveste Donatella Conzatti. La segretaria provinciale dell'Upt chiarisce che «incontri di coalizione specifici sul candidato sindaco non ne abbiamo ancora fatti, e all'interno dell'Upt ci sono personalità che hanno delle ambizioni, ma certo la disponibilità di Andreatta è importante». Conzatti si concentra, poi, sui contenuti del futuro programma. E accenna a ciò che la città dovrebbe guardare nel futuro. «Trento - chiarisce Conzatti - per il ruolo che ha, deve fare non solo amministrazione ma proporre delle linee di sviluppo». Per la segretaria dell'Upt «uno degli obiettivi posti e non ancora raggiunti dalla giunta è quello del decentramento, ma non condivido il fatto di affrontarlo adesso con una riforma calata dall'alto o con una riformina. Sono favorevole a un rinnovamento profondo delle circoscrizioni, ma credo sia meglio farla come prima cosa della prossima legislatura. L'emergenza ora è quella di esercenti e commercianti per il calo dei consumi, occorre agire sul fronte della generazione della ricchezza, anche valorizzando ulteriormente il comparto turistico. Tra i temi da affrontare c'è anche quello della sicurezza».
Lorenzo Baratter, capogruppo del Patt in consiglio provinciale, dice: «Mi sembra di capire che l'unica certezza è che su Andreatta da parte di tutti la convergenza ci sia. Sul programma invece è un altro discorso: lì le forze politiche si confronteranno dopo l'estate, i problemi sul tavolo sono diversi. Per noi il problema centrale è quello del lavoro ormai tale anche in Trentino».