La riforma taglia 20 milioni ai politici
La riforma costituzionale - approvata per ora in Senato - comporterà per il Trentino un taglio sui costi della politica di 20 milioni di euro a legislatura. Infatti, viene cancellata l'indennità dei senatori (oggi a livello regionale sono 7 e costano 8,2 milioni); si eliminano i fondi ai gruppi politici regionali e provinciali (altri 7 milioni); e si pone come tetto alle indennità dei politici provinciali quella del sindaco del capoluogo. Significa che i consiglieri dovranno calare dagli attuali 9.800 euro lordi mensili agli 8.770 del sindaco AndreattaI tuoi commenti
La riforma costituzionale voluta dal premier Matteo Renzi - se andrà in porto così come approvata la settimana scorsa dal Senato - comporterà per il Trentino un taglio sui costi della politica di quasi 20 milioni di euro a legislatura (5 anni), considerando che viene cancellata l'indennità dei senatori (oggi a livello regionale sono 7); si eliminano i fondi ai gruppi politici regionali (e provinciali nel nostro caso); e si pone come tetto alle indennità dei politici provinciali quella del sindaco del capoluogo.
Un senatore costa 19.715 euro al mese.
La legge costituzionale approvata dal Senato in prima lettura - ci vorrà un altro passaggio oltre alle due approvazioni da parte della Camera - ha modificato il Titolo V della Costituzione, che definisce le competenze delle Regioni ordinarie, ma ha riformato anche il Senato riducendone i componenti da 315 a 100 . Inoltre, lo ha trasformato in una Camera delle autonomie, per cui i membri non sono più eletti direttamente dai cittadini ma nominati dai consigli regionali (provinciali nel caso delle Province autonome di Trento e Bolzano) tra i sindaci e i consiglieri regionali. Non solo. La legge elimina ogni indennità per i 100 senatori, che dovranno accontentarsi di quella da sindaco o consigliere regionale che già ricevono. E a ben guardare un senatore ogni mese costa allo Stato una cifra molto consistente, che sommate le varie voci arriva a 19.715 euro. Come si può leggere sul sito del Senato, infatti, l'indennità mensile lorda è di 10.385 euro a cui va sommata una diaria di 3.500 euro netti al mese, poi 1.600 euro netti di rimborso spese generali, e 5.180 euro netti al mese di rimborso spese mensile per esercizio del mandato di cui solo la metà sulla base di spese documentate il resto è forfettario. Tutto questo sparisce. In regione oggi i senatori sono 7, di cui 4 eletti in provincia di Trento, diventeranno 4 in tutto (due per provincia) ma appunto non avranno più l'indennità da senatore.