Ala, via i cappuccini arriva una moschea

di Enrico Pezzali

I tempi cambiano ad Ala:chiude il convento dei padri Cappuccini e, forse, si aprono le porte di una nuova moschea. Notizia che racconta il profilo di una città, quella di Ala, con un'altissima incidenza di stranieri sulla popolazione residente, circa il 15%. Una delle percentuali più alte della provincia, che si ripercuote anche sulle scuole, con un 20% abbondante di studenti non italiani. Ma è la confessione religiosa a destare, come sempre, maggior scalpore e, per qualcuno, allarme. Ed ecco che a poche settimane dal trasloco dei padri cappuccini, una vera e propria istituzione presente in città da tre secoli, l'amministrazione comunale concede in comodato gratuito una sala ad un'associazione di stranieri, l'associazione «Amicizia fra italiani e stranieri».

Si tratterebbe di un'associazione interetnica, quindi, anche se in realtà sembra che oggi, lo afferma la presidente del Consiglio comunale, la democratica Fedele Ferrari, «l'associazione sia composta da soli stranieri, mentre gli italiani, presenti al momento della fondazione, ora non ne facciano più parte». Secondo le informazioni diffuse da piazza San Giovanni, si tratterebbe però solo di una sede associativa. L'ipotesi che l'immobile concesso in uso al sodalizio, in via Passo Buole 23 esattamente di fronte alla caserma dei vigili del fuoco, sia in realtà una moschea, ieri l'ha denunciata il segretario provinciale della Lega Nord Maurizio Fugatti: «Sede sociale che pare essere molto frequentata con un continuo andirivieni di persone di origine nord africana anche dalle 5 del mattino.

Ovviamente il Comune ci dirà che si tratta di un centro culturale legittimamente utilizzato dalla comunità islamica, ma c'è il rischio che si tratti invece di una vera moschea». Un'interpretazione che tuttavia non tiene in considerazione il fatto che una moschea in città esiste già da parecchi anni. I fedeli islamici da tempo si riuniscono per celebrare riti religiosi nella sala pubblica del Centro Culturale Zendri, nell'ambito di una convenzione fra l'amministrazione e l'associazione islamica di Rovereto.

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