Musica contro l'Alzheimer: premiata la Rsa di Povo
Prestigioso riconoscimento internazionale per la Rsa «M.Grazioli» di Povo. La sua decennale sperimentazione della musicoterapia applicata ai pazienti affetti da demenza senile, Alzheimer in primo luogo, ha trovato ospitalità sulla rivista scientifica inglese «Clinical interventions in aging», una delle più qualificate del settore. Il progetto, il metodo adottato e gli incoraggianti risultati raggiunti è stato presentato giovedì scorso in una conferenza stampa in cui sono intervenuti il presidente della Rsa Renzo Dori, Stefania Filippi, diplomata al Conservatorio, educatrice e musico-terapeuta interna alla struttura e il prof. Alfredo Raglio musico-terapeuta, ricercatore e formatore, consulente presso il Dipartimento di Sanità pubblica e medicina sperimentale dell’Università degli studi di Pavia che ha seguito e supportato tutto il percorso.
«Il progetto, nato nel 2004 - ci dice il presidente Dori - si avvale di una sala di musicoterapia specificatamente attrezzata e di operatori particolarmente formati e motivati con significativi risultati di efficacia nel trattamento non farmacologico delle patologie di demenza». Il progressivo aumento dell’aspettativa di vita, tra i molti aspetti positivi, fa anche registrare la contemporanea inevitabile espansione di soggetti con forme più o meno gravi di demenza; su 185 ospiti del «Margherita Grazioli», per fare un esempio, ben il 60-65% sono affetti da questo tipo di patologie degenerative. Con lungimiranza la locale Rsa ha investito, prima in provincia, sulla musicoterapia riscontrando miglioramenti o mantenimento nella relazione con le persone affette da demenza, aprendo loro nuove inaspettate modalità di espressione. La musica può dare alla persona malata la possibilità di esprimere e percepire le proprie emozioni, di mostrare o comunicare i propri sentimenti o stati d’animo attraverso il linguaggio non-verbale.
Accanto agli interventi «mirati» sui singoli soggetti, interessante anche l’esperienza della «Background Music», cioé la diffusione, in determinate fasce orarie ed in tutti i reparti, di un sottofondo musicale rilassante. L’ambizione della Rsa di Povo, che con questo riconoscimento scientifico internazionale ha avuto una conferma autorevole sulla validità della sua sperimentazione, è quello di offrire la propria esperienza ad altre Rsa della provincia, attraverso incontri informativi e seminari che, anche in mancanza di terapie farmacologiche, contribuiscano ad ampliare progressivamente questo approccio innovativo nei confronti della demenza senile. Sensibilizzando se possibile, anche l’ente pubblico che rispetto alla musicoterapia dimostra un ritardo di elaborazione normativa.