A Spini la casa anti-disagio per chi ha perso il posto di lavoro
Una nuova sede, ecosostenibile e completamente termoautonoma, per tre cooperative trentine impegnate nei servizi, nella formazione e nell’inclusione sociale di cittadini espulsi dal mercato lavorativo.
Si tratta della palazzina inaugurata nella mattina di ieri in via Kufstein, a Spini di Gardolo, dai soci, dai dirigenti e dai quasi mille dipendenti di Ge@ Trentina servizi, Aurora e Cs4, tre enti attivi a diverso titolo nell’inserimento occupazionale di persone svantaggiate nell’ambito delle pulizie civili ed industriali, della cura del verde e dell’assistenza ai disabili.
L’edificio, la cui costruzione è stata avviata quattro anni fa con un impegno di spesa complessivo pari a 3,5 milioni di euro, si compone di tre piani dove trovano spazio gli uffici amministrativi delle cooperative, le sale destinate alla formazione del personale ed i laboratori per chi è privo di occupazione. Una parte dei locali interni, poi, è stata riservata all’iniziativa commerciale «Ricò», un vero e proprio negozio - attualmente a disposizione unicamente dei dipendenti, ma presto aperto a tutta la cittadinanza - che si propone di favorire lo scambio ed il riuso di oggetti in buono stato.
«La nuova struttura - ha specificato Alessandro Barbacovi, presidente di Ge@, poco prima del taglio del nastro inaugurale - è stata pensata, in accordo con i tanti operatori, per essere funzionale agli scopi relazionali e sociali delle cooperative. Il progetto è nato a seguito del grande successo ottenuto negli anni dai tre enti, in grado di interpretare le esigenze del mercato lavorativo e assicurare uno sbocco professionale a persone svantaggiate oppure in difficoltà momentanea».
Situata nell’area produttiva della città di Trento, la palazzina è dotata di un impianto fotovoltaico e di una pompa geotermica in grado di assicurare l’autonomia energetica ed una temperatura interna costante, sia d’estate che d’inverno. Completata formalmente ieri mattina, buona parte degli uffici amministrativi dei tre enti sociali sono già stati trasferiti nell’edificio lo scorso giugno, mentre il negozio di riuso, collocato al secondo piano e dotato di articoli d’arredo, abbigliamento e suppellettili vari, è già a disposizione dei lavoratori. A partire dai primi di giugno, quando arriveranno sugli scaffali anche gli oggetti prodotti autonomamente da persone con disagio psichico, l’esercizio commerciale sarà fruibile da tutta la cittadinanza.
Soddisfazione per il risultato è stato espresso anche da Anna Orsingher, presidente di Cs4, che ha rilevato l’importanza della nuova sede per i tanti lavoratori impiegati nelle coop sociali. «La struttura rappresenta ed interpreta la nostra volontà di aprirci alla comunità ed al territorio cittadino».