Madonna Bianca, la festa per i 40 anni delle torri
Madonna Bianca e Villazzano Tre hanno festeggiato al piazzale Europa i quarant'anni di vita del quartiere. Le prime «torri» vennero infatti inaugurate nell'agosto 1975, concretizzando un progetto di edilizia popolare che definì una nuova realtà abitativa per l'area, dove precedentemente era esistito un maso circondato dalla campagna. Sorsero così quelli che per tutti sarebbero diventati i «grattacieli di Trento», allora criticati da più parti ma capaci di rispondere al bisogno di nuovi alloggi per la popolazione.
Dopo quattro decenni, il rione è indubbiamente cambiato e anche per questo la ricorrenza è diventata un'occasione per festeggiare ma pure per riflettere. «Inizialmente le torri ospitavano famiglie con più figli e i giovani erano moltissimi» - ha ricordato Paolo Baldo, residente e ideatore della manifestazione. «Oggi ci sono meno ragazzi, con l'immigrazione diverse etnie devono saper convivere, la quotidianità è profondamente mutata e spesso più difficile. Ma noi vogliamo ricreare la coesione del passato e questa festa vuole essere il seme per farla rifiorire».
Con tale spirito, alcuni residenti si sono perciò spontaneamente attivati dall'inizio dell'estate per ricordare degnamente questi «primi 40 anni». Con la partecipazione delle associazioni della zona, la giornata è stata organizzata per coinvolgere tutti con sport, arte, cibo, musica e divertimento, in un grande evento che non a caso si è inserito nella «Festa dei vicini» promossa da Itea.
La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione di alcune autorità, che hanno portato il loro saluto in apertura. L'assessore comunale Mariachiara Franzoia ha espresso l'auspicio che si continui con l'impegno per «un quartiere sempre più bello e coeso», mentre l'assessore provinciale Carlo Daldoss ha sottolineato la possibilità di «futuri investimenti nell'area, anche per nuovi alloggi». Il presidente di Itea, Salvatore Ghirardini, si è poi complimentato con i volontari che hanno lavorato per l'iniziativa, così come la presidentessa della Circoscrizione Oltrefersina, Simonetta Dellantonio, secondo cui la manifestazione si è rivelata «un esempio di partecipazione che fa onore».
Il presidente della Provincia Ugo Rossi ha infine invitato i cittadini a «trasferire alla quotidianità lo spirito che si è manifestato con questa festa», prima che il giornalista Gigi Zoppello, in presenza dei due progettisti degli edifici, Marcello Armani e Luciano Perini, rievocasse alcune pagine di storia dell'abitato.
L'anniversario non è stato quindi semplicemente l'occasione per un ritrovo fra vicini ma si è rivelato un importante momento di condivisione per tutti i residenti, che hanno potuto ritrovarsi e conoscere meglio il passato di un sobborgo intenzionato a valorizzare la propria identità.