Recinzioni più fitte e catture «Risolto il problema conigli»
A quasi due anni dalla prima segnalazione, il problema dei conigli al cimitero monumentale di Trento è completamente risolto
A quasi due anni dalla prima segnalazione, il problema dei conigli al cimitero monumentale di Trento è completamente risolto, e i roditori sono stati debellati completamente sia dal quadrante Nord, sia da quello Sud. A dirlo è stato il dirigente dei servizi funerari Carmelo Passalacqua, intervenuto nel corso di una conferenza stampa convocata al fine di presentare le iniziative culturali e religiose in programma per le giornate di Ognissanti e di commemorazione dei defunti, i prossimi 1 e 2 novembre. Stando alle sue parole, le misure messe in campo dal Comune assieme all’amministrazione provinciale hanno permesso di porre fine in modo definitivo alle scorribande dei conigli tra lapidi, monumenti commemorativi e gruppi scultorei di pregio storico. La sistemazione delle particolari recinzioni a maglia fine, studiate appositamente per impedire l’accesso di piccoli animali selvatici, assieme la campagna di cattura e trasferimento attuate negli ultimi mesi, avrebbero infatti comportato la definitiva scomparsa dei numerosi esemplari censiti all’interno del cimitero. Qualche capo, tuttavia, pare si aggiri ancora nella zona delle vecchie barchesse abbandonate nei pressi del Muse.
«Con il miglioramento delle recinzioni - ha spiegato Passalacqua - lungo il tracciato ferroviario e lungo le cancellate di via Madruzzo e con la campagna di cattura predisposta dall’amministrazione provinciale possiamo dire di essere finalmente venuti a capo di un problema che ci affliggeva da molto tempo. Al di là delle differenti posizioni espresse sull’argomento, non possiamo nascondere come la presenza dei conigli in un luogo deputato al ricordo dei propri cari e all’elaborazione di un lutto fosse davvero sconveniente. Non si poteva permettere che le persone trovassero sulle tombe dei propri cari danneggiamenti, buchi o fiori sparpagliati. Finalmente il cimitero è libero dai circa trenta capi censiti all’inizio della campagna di cattura».
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La bonifica del cimitero monumentale cittadino - i conigli sono stati catturati, mediante innocue trappole a rete, dai volontari della Lav trentina, per poi essere liberati sulle sponde dell’Adige, dove da decenni vive e prospera una colonia selvatica formata da centinaia di esemplari - rappresenta uno dei traguardi conseguiti all’interno di un percorso di riappropriazione degli spazi di inumazione avviato negli ultimi mesi dall’amministrazione comunale, anche mediante spettacoli e visite guidate ai monumenti storici e artistici conservati nei due quadranti del cimitero ottocentesco. Per le giornate di tutti i Santi e di commemorazione dei defunti di quest’anno, oltre alle tradizionali funzioni religiose, sono così previsti percorsi di visita tematici e concerti pubblici.
Le celebrazioni inizieranno il prossimo 1 novembre con con le Sante Messe, previste alle ore 7, 10 e 11, oltre alla funzione pomeridiana officiata dall’arcivescovo di Trento Luigi Bressan (ore 14.30). Il giorno successivo, il 2 novembre, le funzioni sono previste alle ore 7, 9 e 16, mentre Bressan presidierà una celebrazione eucaristica presso sacrario militare monumentale alle ore 11. In serata, invece, la chiesa del Redentore, nel quadrante settentrionale, ospiterà il concerto del coro del Conservatorio Bonporti di Trento, intitolato «Et lux perpetua» (ingresso libero, ore 19).
Al fine di incentivare anche una fruizione culturale del cimitero, i Servizi funerari hanno elaborato un itinerario storico-artistico, disponibile negli uffici comunali e su smartphone, dedicato alle sculture di Stefano Zuech, noto per la sua opera di maggiore rilievo: la campana dei caduti «Maria Dolens» di Rovereto.