Rogo al campo nomadi, c'è una pista Otto mezzi coinvolti, sei quelli distrutti
Degli otto mezzi parcheggiati nell'accampamento dei nomadi a Roncafort, sei sono andati completamente distrutti. Il bilancio del rogo, scoppiato mercoledì sera, si è fatto più pesante. Non c'era nessuno, per fortuna, nei camper e nelle roulotte che in pochi minuti sono stati completamente avvolti dalle fiamme: le persone, che occupano da anni l'area, in queste ultime fredde notti hanno trovato riparo a casa di parenti. Sull'episodio indaga la squadra mobile. L'ipotesi che si possa trattare di un episodio a sfondo razziale o xenofobo sarebbe al momento accantonata: chi ha agito avrebbe avuto la certezza che mercoledì sera al campo non si era fermato nessuno a dormire. Sulla pista seguita dagli investigatori c'è il massimo riserbo.
L'allarme.
Erano le 22 circa quando nella zona nord di Roncafort si è sentito uno scoppio. Pochi istanti dopo gli abitanti hanno notato il bagliore delle fiamme nell'ampia area di proprietà della Provincia che si trova sul retro della sede di Trentino Trasporti, all'imbocco della ciclabile che porta sia all'Interporto sia alla pista che corre lungo l'Adige. L'arrivo immediato dei vigili del fuoco volontari di Gardolo, che hanno la caserma a poca distanza dal campo, e dei pompieri permanenti di Trento non è però servito a salvare sei mezzi, cinque camper ed una roulotte, mentre altri due (un camper ed una roulotte) sono stati solo danneggiati e forse potranno essere sistemati.
La rabbia dei giovani Held.
Ieri mattina i fratelli Held si sono ritrovati al campo, per capire cosa rimane delle loro roulotte. Assieme a loro anche la polizia locale. «Ecco in che condizioni siamo costretti a vivere: in un campo senza acqua né luce!» hanno urlato. Dei loro mezzi, utilizzati come casa ma anche per spostarsi, rimane poco. Una pianta, sistemata in un vaso accanto al primo camper in cui ci si imbatte avvicinandosi al campo, è riuscita a sopravvivere al rogo. Ci sono pezzi di maniera e di legno bruciati sparsi nel piazzale in mezzo a cumuli di immondizia. Gli investigatori della scientifica hanno setacciato l'area alla ricerca di tracce che possano accertare da quale punto siano partite le fiamme. Data la distanza fra i mezzi, è chiaro che l'incendio è partito quasi contemporaneamente da almeno due diversi punti.
Le indagini.
In attesa della relazioni dei vigili del fuoco permanenti e degli esiti dei rilievi della polizia scientifica, si possono solo formulare ipotesi. Non viene esclusa la pista dello «sgarbo» fra sinti. Come emerso dalle indagini, ci sarebbe stati anche screzi recenti tra la famiglia ed alcuni uomini senza fissa dimora che avrebbero occupato le roulotte lasciate libere di notte. Gli investigatori un'idea pare se la siano fatta, ma è presto per arrivare alle conclusioni.