Bocciata la nuova sede dei cacciatori Stop della Provincia: troppo impattante
Stop al progetto di realizzazione della nuova sede dell’Associazione cacciatori e dell’ampliamento del Centro faunistico al Casteller. La giunta provinciale, con una delibera proposta dall’assessore Carlo Daldoss, ha bocciato la richiesta di nulla osta avanzata dal Comune, che l’anno scorso aveva invece concesso il via libera.
Il progetto prevedeva la realizzazione, all’interno della vasta area recintata a nord di Mattarello già oggi utilizzata per il ricovero di animali selvatici, di un nuovo edificio dove realizzare la sede provinciale delle doppiette accanto al centro gestionale, polo culturale e didattico della fauna e residenza del custode.
Attualmente per il Centro faunistico vengono utilizzate due costruzioni di cui il progetto prevedeva l’abbattimento per fare spazio a un edificio unico di tre piani, di cui due fuori terra, per un volume complessivo di 3.722 metri cubi. La palazzina avrebbe dovuto ospitare nel piano interrato spazi di servizio e archivio, a piano terra le sale espositive e gli uffici dell’Associazione e al primo piano una sala polivalente più l’abitazione del custode. Previsto anche un parcheggio con sistemazione dell’area circostante. L’intervento voleva, oltre che dare una sede di proprietà con spazi adeguati alle doppiette, valorizzare l’attività didattica del centro faunistico. Attualmente nel recinto sono ospitati vari capi di capriolo, comoscio, cervo, muflone e volpe. Sono animali perlopiù raccolti feriti nel bosco e curati presso il centro, che con la bella stagione vengono visitati da scolaresche e anche dal pubblico.
Il Comune aveva dichiarato l’opera di pubblico interesse e concesso una deroga urbanistica. L’area interessata ricade infatti in base alla cartografia del Piano regolatore cittadino in parte in «zona a bosco» e in parte in «zona di interesse agricolo primario» oltre a ricadere in fascia di rispetto del Lago delle Cannelle che sorge lì vicino.
Il consiglio comunale si era espresso a favore della deroga un anno fa, il 15 febbraio 2015, e in aprile anche la commissione edilizia aveva dato l’okay.
Ora il colpo di scena. La giunta evidenzia come la nuova legge urbanistica, entrata in vigore nell’agosto scorso, ponga tra le priorità «il recupero degli insediamenti esistenti al fine di riqualificare il paesaggio e limitare il consumo di suolo». Per questo si chiede di riconsiderare il progetto e viene archiviata l’istanza di nulla osta.
Una notizia che non sembra sconvolgere il presidente dell’Associazione cacciatori, Carlo Pezzato. «Prendiamo atto e vedremo il da farsi. Certo - commenta - oggi rispetto alla precedente gestione siamo più con i piedi per terra, visto anche il trend demografico dei cacciatori trentini, che sono in calo e continueranno a calare.»
Se insomma il progetto verrà riproposto, sarà decisamente ridimensionato.