Si schianta con l'amica e la lascia agonizzante Il conducente dello scooter va a patteggiamento
Ha patteggiato Hamza Msahli, 22enne tunisino, clandestino, che si trovava alla guida dello scooter «Sh 30»0 finito di schianto contro un platano in via Torre Verde, nella notte del 28 gennaio scorso.
Sulla sella sedeva l'amica, Valeria Tonini, 39 anni, che si trova ancora ricoverata nel reparto di rianimazione del Santa Chiara in condizioni critiche. Non era stato Msahli a dare l'allarme: il giovane si era dato alla fuga subito dopo l'incidente e, per questo, era ricercato dai carabinieri.
Il tunisino, difeso dall'avvocato Maurizio Pellegrini, doveva rispondere di lesioni personali stradali (a seguito della violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale) e di fuga ed omissione di soccorso in occasione di incidente con lesioni gravi a persona (secondo quanto previsto dal Codice della strada). All'imputato era contestata anche l'aggravante di aver commesso il fatto da persona priva di patente di guida. La pena di un anno, 4 mesi e 20 giorni di reclusione, concordata tra accusa e difesa, è stata applicata ieri dal giudice Enrico Borrelli.
L'incidente era stato ripreso dalle telecamere di sicurezza le cui immagini sono state decisive per ricostruire la dinamica e per dare poi un'identità al «pirata della strada». Si vedeva infatti il conducente dello scooter che, anziché prestare soccorso all'amica, correva via tenendosi addosso il casco. Non era facile, dunque, per gli investigatori arrivare alla sua identità.
Grazie all'incrocio di dati, alle verifiche delle telecamere di sicurezza su via Torre Verde, dove è accaduto l'incidente, e su via Prepositura, da dove arrivava lo scooter, dai riscontri con i telefoni cellulari, i carabinieri dell'aliquota radiomobile di Trento nelle ore successive all'incidente hanno stretto il cerchio attorno al tunisino, già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona: nel giugno scorso venne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, perché riconosciuto tra gli autori della rissa scoppiata in piazza Dante tra cittadini nordafricani e centro africani.
Dopo aver dato un'identità al conducente in fuga, i carabinieri hanno effettuato un lungo servizio di osservazione per intercettare l'uomo nell'area di piazza Dante. Ed è stato questo tra i motivi che hanno condotto il 22enne a presentarsi al comando di via Barbacovi accompagnato dal proprio legale. Di fronte alle precise contestazioni dei militari, il tunisino ha ammesso le proprie responsabilità: era lui, ha detto, lo sconosciuto che guidava lo scooter e che non si è fermato a prestare soccorso all'amica.