Vigiliane, zattere riammesse Il Palio dell'Oca è salvo
Indietro tutta con le zattere del Palio dell’Oca. Al via della competizione, uno degli eventi clou delle Feste vigiliane in programma quest’anno domenica 25 giugno, ci saranno 60 equipaggi, come l’anno scorso, è non i 38 ipotizzati dal Centro culturale Santa Chiara. I nuovi organizzatori, che a fine marzo avevano incautamente annunciato la decisione di tagliare drasticamente la partecipazione, hanno dovuto fare marcia indietro di fronte alla ribellione dei protagonisti dell’evento, che in maniera compatta avevano fatto sapere a stretto giro di posta che non avrebbero accettato il taglio e se confermato avrebbero boicottato in massa l’evento.
La scorsa settimana la diplomazia comunale, guidata dal capo di gabinetto del sindaco Silvio Fedrizzi e dal suo predecessore Lorenzo Andreatta, con il pieno appoggio del sindaco si è mossa nei confronti dei vertici del Centro S.Chiara e in particolare del direttore Francesco Nardelli. Ben sapendo che il Palio doveva assolutamente essere salvato hanno chiesto agli organizzatori di soprassedere nel loro intento ed eventualmente iniziare ad avviare un discorso di riduzione per l’anno prossimo.
Per Nardelli tenere duro avrebbe significato rompere il giocattolino non appena preso in mano e così non ha potuto che accettare. Lunedì Roberto Franceschini, capo zattera di San Donà, è stato chiamato a Palazzo Geremia dove gli è stato comunicata la novità, chiedendo che se ne facesse portavoce in occasione dell’assemblea degli zatterieri tenuta ieri sera. Dopo l’incontro interno poi i protagonisti del Palio hanno rivisto lo stesso Nardelli, accanto ai rappresentanti del Comune, per l’annuncio ufficiale. Accolto con soddisfazione.
Il 29 marzo scorso la decisione di tagliare il numero di zattere era stata spiegata con due motivazioni. La prima di tipo storico e culturale: il S.Chiara in seguito a ricerche e approfondimenti aveva ipotizzato una più razionale rappresentanza di rioni e frazioni cittadine, eliminando le barche che si schieravano in rappresentanza di poche case e accorpando dove possibile.
Una scelta che oltre a dare maggiore coerenza con la storia della città avrebbe risolto alcuni problemi di vigilanza e di sicurezza, l’altra grossa preoccupazione degli organizzatori. Ma dire a 22 equipaggi, tra cui Cortesano campione in carica, e a 110 zatterieri a meno di tre mesi dalla manifestazione che avrebbero dovuto starsene a casa non è stata una mossa molto azzeccata e tornare sui propri passi è stata la condizione per non far saltare un banco già traballante, visti i dissapori sorti anche nei confronti della Confraternita dei Ciusi e dei Gobj e l’addio di Mario Cagol al ruolo di giudice «toncatore».
Vinta la battaglia gli zatterieri hanno dato la disponibilità a ragionare su possibili riforme da introdurre il prossimo anno, tra cui anche qualche accorpamento. Ma la scelta sarà frutto di un ragionamento fatto a tavolino e preparato per tempo. Se ne discuterà ad un tavolo tecnico a cui parteciperanno per gli zatterieri i cinque rappresentanti nominati ieri sera dall’assemblea: Roberto Franceschini (San Donà), Gianni Casna (Vela), Alberto Bonomi (Gabbiolo), Daniela de Eccher (Baselga del Bondone) e Serena Adam (Monte Bondone). Franceschini e Casna saranno anche i rappresentanti degli zatterieri nei rapporti con l’organizzazione e le istituzioni.
Intanto è confermato lo spostamento del punto di ristoro delle Feste Vigiliane, che nelle ultime edizioni era stato allestito in piazza D’Arogno sollevando le proteste di molti per l’eccessiva vicinanza alla Cattedrale. Quest’anno la piazza principale per un piatto tipico sarà piazza Santa Maria, che il Comune ha voluto far diventare baricentrica proseguendo nel percorso di vivacizzazione e presidio di quella zona di città.