Ok all'impianto natatorio (da 12 milioni) in città Sul Bondone strutture per bike, basket e volley
Quattro ore (quasi) di confronto e due decisioni condivise, che daranno a breve frutti concreti: via libera al nuovo impianto natatorio alle Ghiaie, a Trento sud, e assenso sui primi interventi per il rilancio-riqualificazione del Monte Bondone. Così, ieri, dopo il vertice di maggioranza (19 consiglieri su 23 presenti) due parole erano sulla bocca di tutti: «soddisfazione» e, per l’impianto natatorio, «finalmente».
Impianto da 12 milioni di euro.
Che l’accordo, in primis tra Patt (con l’assessore allo sport Tiziano Uez) e Pd, fosse stato raggiunto, era chiaro dal giorno prima. Ieri, la ratifica.
«C’è stata una buona compattezza della maggioranza» sintetizza il sindaco Alessandro Andreatta, che ribadisce la premessa: «Sarà un impianto che servirà sia la pratica del nuoto a tutte le età, dal bimbetto di tre anni all’anziano, sia l’attività agonistica. Avevamo già raggiunto l’accordo sulla localizzazione alle Ghiaie e sulla doppia vasca, da 50 e da 25 metri. Oggi, abbiamo concordato cosa salvare e cosa tagliare». Significa, in concreto: sì alla piattaforma da 10 metri, come voleva il Pd («Così garantiamo un’offerta completa con un impianto che durerà decenni» dice Andreatta). «Compensata però, accogliendo la richiesta di sobrietà arrivata da più parti» aggiunge il sindaco «da una riduzione dei posti a sedere: non servono mille posti, basta una tribuna da 600».
Flessibile, se possibile, cioè telescopica. Sobrietà vuol dire anche no alla sala premiazioni: «Si fanno a bordo vasca, come alle Olimpiadi». No alla sala stampa: «Bastano pochi metri». E no al ristorante: «Anche per la Casa dello sport lo avevamo tagliato» dice Andreatta «a 400 metri c’è il Marinaio, con offerta anche serale, e un bar ci sarà.
Con queste riduzione dei costi, si potrà fare la piattaforma». Discorso chiuso sul ristorante? «Per ora, sì. Se poi qualche privato si farà avanti, valuteremo».
Nella riunione di maggioranza, spiega Andreatta, s’è condivisa la necessità di affrontare presto altre tre questioni: la necessità di spazi per la ginnastica; l’ampliamento a 5 mila posti del palazzetto per garantire le partite di serie A di basket e volley; i campetti di calcio necessari per l’allenamento delle giovanili («Non solo per il Calcio Trento» dice). Entro giugno, il passaggio in Consiglio comunale: 8 milioni sono già stati stanziati dalla Provincia, 4 il Comune li prenderà dal «tesoretto» di 18 milioni in arrivo da Roma.
Prime scelte per il Bondone.
A Dario Maestranzi, consigliere delegato per il Monte Bondone, è stato riconosciuto il grande lavoro fatto: «Ci ha messo passione, impegno, ha contattato centinaia di persone, incontrato decine di portatori di interesse» dice il sindaco. Molto (compreso il grande impianto funiviario, sulla cui restano visioni diverse in maggioranza) dipenderà dal masterplan che sarà pronto entro l’anno.
Sarà lo studio che indicherà la rotta dello sviluppo urbanistico, ambientale, sociale, economico e turistico del Bondone. Intanto, però, sono state condivise le prime proposte di Maestranzi: sistemazione del campo da calcio di Candriai (70 mila euro di costo stimato); due nuovi campi da basket a Vaneze (100 mila euro); il potenziamento del campo scuola sci di Vason, della palestra di roccia e degli spazi del volley a Vason; una nuova piattaforma per il parapendio (10 mila euro) verso Lagolo; e il bike park in collegamento con il Garda Bike (da 180 mila 350 mila euro di costi stimati). «A queste proposte abbiamo dato un via libera sostanziale. Sono coerenti, in attesa del masterplan, con una visione della montagna di Trento attenta ai valori della natura e del paesaggio, un Bondone da godere che potrà garantire crescita economica» dice il sindaco. Il golf alle Viote, contestato, esce di scena. Per passare ai fatti, adesso, occorrono alcuni approfondimenti tecnici. «Entro luglio ci sarà una variazione di bilancio ad hoc» anticipa il sindaco. Do. S.