Gestione asili nido, il bando punta alla qualità
Punta più che mai sulla qualità dell'offerta il Comune di Trento nella ricerca dei soggetti che si occuperanno della gestione per i prossimi sette anni di quattro nidi d'infanzia cittadini. Il bando di gara, diviso per lotti, sempre più rispetto al passato è costruito in modo da premiare la competenza, l'offerta educativa, la qualità del cibo. Dei cento punti in palio il peso dell'offerta tecnica sarà infatti pari a 80 mentre solo 20 punti saranno attribuiti alla migliore offerta economica.
La gara, del valore complessivo di 16.404.742,20 euro, riguarda la gestione dal primo settembre del 2018 fino a 31 luglio del 2025 del nido d'infanzia Rodari di via Giovanelli, del nido di Martignano, del Clarina di via Fermi e de La Mongolfiera di Martignano. Ieri pomeriggio le commissioni consiliari vigilanza e formazione del Comune hanno analizzato la proposta di delibera di indizione della gara. La scelta dell'amministrazione è caduta su una procedura «aperta» che dà garanzie di una più ampia partecipazione possibile tra i soggetti in possesso dei requisiti senza passaggi intermedi, necessari in una procedura ad inviti. Il criterio adottato sarà quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa con un aumento rispetto al passato di cinque punti percentuali del peso della componente tecnica, che finora valeva il 75% del totale.
Entrando nel dettaglio gli aspetti educativi relativi all'organizzazione dei gruppi di bambini e alle modalità di ambientamento varranno 18 punti, altri 13 punti verranno attribuiti al massimo agli aspetti operativi dell'offerta riguardanti le modalità pedagogico-organizzative durante lo svolgimento dell'attività quotidiana mentre la progettazione educativa varrà 12 punti. Altri 37 punti saranno complessivamente attribuiti alla migliore offerta riguardante gli aspetti gestionali; la quota maggiore, 20 punti, sarà attribuita in riferimento all'articolazione dell'orario settimanale del personale impiegato; altri 6 punti vale la formazione del personale e le modalità di sostituzione mentre 11 punti saranno dati per le modalità di gestione riguardanti il prolungamento di orario, le politiche di conciliazione famiglia-lavoro e soprattutto la preparazione dei pasti (8 punti).
A proposito del servizio mensa si prevede di premiare la percentuale di prodotti biologici ulteriore rispetto alla percentuale minima del 20% prevista dalla legge provinciale per la categoria «frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori, e prodotti trasformati, formaggi, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine»; sarà premiata anche l'attenzione al biologico per i prodotti non disciplinati dalla legge come il latte pastorizzato, la confettura, lo zucchero e i prodotti per la prima infanzia tipo omogeneizzati ponendo attenzione anche ad altre caratteristiche di qualità come il basso impatto ambientale e la classificazione tra i prodotti di qualità riconosciuta e certificata.
I quattro nidi che vanno a rinnovare la gestione sono tra i 17 già oggi affidati a società esterne mentre 7 sono a Trento quelli gestiti direttamente dai Comune con personale proprio. Nel dettaglio il Rodari è gestito fin dal 2004 dalla Cooperativa Città Futura di Trento che dalla stessa data si occupa anche dell'asilo Clarina. La Mongolfiera di Mattarello è affidata dal 2011 alla Cooperativa La Coccinella che da Cles si è diffusa con i propri operatori in Val di Non e in altre zone del Trentino, compreso il capoluogo dove dall'anno scorso ha preso in gestione anche il nuovo asilo nido di Martignano, che ora dopo il periodo di avvio va in appalto per i prossimi sette anni.
In tutto i posti disponibili nei quattro nidi sono 193. Una disponibilità che deriva da un piccolo abbassamento, di tre unità, nella disponibilità del Rodari e dalla conferma della capienza delle altre tre strutture. In tutto nei 24 nidi d'infanzia comunali sono disponibili 1.173 posti, cifra confermata nonostante un costante calo nelle iscrizioni che si ripete da alcuni anni a questa parte. Nella stagione appena iniziata le domande per il tempo pieno sono state 594 e 245 per il tempo parziale per un totale di 648 con un calo del 7,5% rispetto all'anno scorso. Solo sette anni fa le iscrizioni in autunno erano state 892.