Si era messo al volante nonostante avesse bevuto abbondantemente fino a pochi minuti prima, fino a far registrare - si scoprirà poi - valori di alcol nel sangue superiori a cinque volte oltre il limite di legge.

Un quarantenne di Trento, nella mattinata di ieri, avrebbe così potuto rappresentare una seria minaccia non solo per sé stesso ma anche per gli altri automobilisti e pedoni. È stato grazie al senso civico di un gruppo di vigili del fuoco volontari di un sobborgo e al pronto intervento degli agenti della polizia locale del capoluogo che l’uomo è stato bloccato dopo aver percorso poche centinaia di metri a bordo del proprio veicolo.

Tutto è accaduto verso le 8 del mattino quando l’uomo è stato visto passeggiare, nei pressi di un parco, assieme al proprio cane. Il suo procedere era visibilmente incerto: barcollava letteralmente, reggendosi in piedi a stento.

Impossibile non notarlo, soprattutto mentre - come è accaduto ad un gruppo di vigili del fuoco volontari che stava transitando poco lontano proprio in quel momento. Hanno fermato il loro veicolo, cercando di far desistere l’uomo dall’intento di mettersi alla guida. Ma questi non ha voluto sentire ragioni. A quel punto i volontari hanno allertato la polizia locale i cui agenti, grazie alle precise indicazioni ricevute, hanno potuto intercettare rapidamente l’auto del quarantenne, imponendogli l’alt.

Sottoposto alle verifiche di rito e al alcoltest, l’uomo è risultato abbondantemente oltre i limiti consentiti dalla legge per quel che riguarda le quantità di alcol nel sangue: 2,57 grammi per litro il valore fatto registrare dagli apparecchi in dotazione al corpo della polizia locale del capoluogo nelle varie ripetizioni dell’accertamento.

L’uomo è stato quindi denunciato e deferito all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. La patente di guida gli è stata ritirata, in modo che si possa procedere con la sospensione: il Codice della strada prevede in questi casi uno stop per un periodo compreso tra uno e due anni.