Un angolo verde della città trasformato in discarica Trento, una montagna di rifiuti in via Degasperi

di Nicola Maschio

La segnalazione è arrivata attraverso video e commenti dal web, ma non è difficile riscontrare la situazione di persona. O meglio, la difficoltà sta nel saper riconoscere la zona, essendo periferica e poco frequentata: parliamo dell’inizio di via Degasperi, qualche metro prima del sottopassaggio dopo la rotatoria che vede incontrarsi via Ghiaie, via Jedin e via Al Desèrt.  

La zona sulla destra nascosta dalla vegetazione costeggia la caserma militare ed è ormai divenuta una vera e propria discarica a cielo aperto. Bottiglie in quantità a dir poco eccessiva, carte di ogni genere, confezioni ed oggetti vari di plastica, addirittura una borsa solitamente utilizzata dagli atleti di una società calcistica. E la lista potrebbe sicuramente diventare ancora più lunga, dato che tutto ciò appena descritto è semplicemente l’ammasso di sporcizia che è possibile osservare camminando lungo il marciapiede e gettando una rapida occhiata alla strettoia. Più avanti, infatti, altri oggetti sembrano accumularsi in modo quasi ordinato, come se effettivamente qualcuno li avesse buttati prestando perfino una certa attenzione.

Una discarica abusiva in città

 

 


Le problematiche sono due: in primo luogo, chi è il responsabile di tutto questo? Difficile trovare una risposta concreta, dato che non sembrano esserci grandi controlli e soprattutto la zona è poco trafficata. Impossibile dunque stabilire un colpevole, a meno di non coglierlo in flagrante nel momento in cui getta la spazzatura. Di certo l’utilizzo di molte confezioni di plastica lascia pensare a qualche disperato che si rifugia in zona più che alle persone che dispongono di un alloggio dove andare a consumare qualche cibo o bevanda.

E poi, come risolvere la faccenda? Non è in dubbio che per ripulire la zona servirebbe un intervento massiccio, così come è fuori discussione il fatto che da tempo ormai l’area sembra abbandonata a sé stessa. Molti dei rifiuti danno infatti l’idea di essere lì da parecchio, a dimostrazione di come nessuno si sia fatto carico del problema o, evidentemente, non se ne era a conoscenza.  

Un’ipotesi da non escludere è che quel luogo, in passato, sia diventato un rifugio di fortuna per qualcuno di così disperato da non aver altro posto in stare, assemblando una sorta di baracca con oggetti trovati per caso.

L’unica certezza è che le bottiglie di plastica, vetro e sporcizia varia necessitano di un intervento di pulizia urgente, per ridare a quel piccolo pezzo di verde la propria ormai dimenticata bellezza.

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