Perde tutto al gioco e distrugge le slot
Vicenda dai contorni penosi quella accaduta nel pomeriggio di lunedì al bar Lupo di Roncafort. Quello emerso nelle ultime ore da una serie di testimonianze potrebbe essere definito un pomeriggio di «ordinaria follia», da parte di un soggetto in balia del vizio del gioco e dai comportamenti poco urbani.
A coronamento delle ore passate davanti ai videopoker, l’uomo ha infatti perpetrato prima una serie di danni proprio alle slot machine del locale, poi ha tentato di scassinarle.
Eppure all’inizio sembrava che tutto andasse per il meglio: quella dell’uomo era apparsa una presenza come tante, comune nei bar dei sobborghi di Trento muniti di apparecchi simili.
«Quella persona è arrivata a metà pomeriggio ed è rimasta a giocare per tre ore, venendo al bancone più volte per cambiare denaro», hanno raccontato alcuni avventori, che hanno riferito di una persona «dall’accento dell’est Europa».
Verso le 18, però, forse per le perdite registrate, l’uomo ha improvvisamente perso il lume della ragione e, con pugni e gomitate, ha distrutto in poco tempo le tre «macchinette», mandandone in frantumi monitor e componenti. Un danno compiuto quasi in modo discreto, senza schiamazzi né urla; probabilmente perché l’uomo, dopo aver rotto gli schermi, sperava di passare inosservato nel tentativo di infilare le mani nei macchinari appena rotti, alla ricerca del proprio denaro perduto.
Ma naturalmente simili gesta non potevano certo passare inosservate a chi era nel bar. Le telecamere a circuito chiuso, puntate proprio sull’angolo dei videopoker, hanno poi immortalato per intero le «imprese» pomeridiane del soggetto. Inevitabile così la chiamata alla polizia, accorsa in pochi minuti all’esterno del locale dove nel frattempo si era portato l’uomo, senza comunque darsi alla fuga. Gioco facile per le forze dell’ordine eseguire il fermo e le ordinarie procedure di identificazione.