Muore in casa, l'allarme dei vicini
Carrozziere di 53 anni colto da malore. Soccorsi in via Maccani
La radio accesa giorno e notte, il volume così alto da faticare a prender sonno. Gli inquilini degli appartamenti accanto hanno provato a bussare alla porta dell'abitazione del secondo piano, ma non c'è stata risposta: l'uomo che si trovava all'interno dell'abitazione era morto. Il decesso risalirebbe al giorno di Santo Stefano.
La drammatica scoperta è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri in una palazzina di via Maccani. Sono intervenuti prima gli agenti della polizia locale e poi i vigili del fuoco per aprire la porta. I vicini erano preoccupati: speravano in una dimenticanza, magari la radio era stata semplicemente lasciata accesa, ma il timore era che l'uomo si potesse trovare in difficoltà. Non immaginavano che all'interno dell'appartamento si era consumato il dramma: Rudy Filippi, 53 anni, era in camera da letto, accasciato sul pavimento. Ormai non c'era più nulla da fare. Stava forse per andare a dormire quando è stato colto da un malore che gli è stato fatale. Filippi non ha avuto la forza di chiedere aiuto e si è spento nella sua abitazione. Il fisico, già debole per qualche problema di salute del passato, non ha retto. Oggi verrà fissata la data del funerale. Lascia una figlia che frequenta le scuole superiori.
Rudy Filippi, carrozziere di professione, era un volto conosciuto in centro città: alcuni anni fa la moglie aveva gestito un negozio di articoli orientali in via Suffragio e l'uomo le dava volentieri una mano. Poi le loro strade si erano divise e da tempo Filippi viveva solo in via Maccani. L'allarme è stato lanciato da Pino Plati, il vicino di casa che da qualche giorno sentiva la musica e le preghiere di Radio Maria provenire dall'appartamento accanto al suo: «La cosa mi ha insospettito e più volte ho provato a bussare alla porta di Rudy, senza però ottenere risposta. Le serrande erano abbassate e in corridoio era rimasta la luce accesa. Ho pensato che forse l'uomo poteva star male e così ho contattato la polizia locale. Sono arrivati anche i vigili del fuoco, che purtroppo lo hanno trovato privo di vita nella sua stanza». Rudy Filippi viene ricordato come una persona cordiale: «Quando lo incontravo si fermava volentieri a scambiare quattro chiacchiere».
L'amico Stefano Alban lo chiamava «fratellone». Nel ricordare il 53enne scomparso, Alban fatica a trattenere le lacrime: «Rudy era un uomo dal cuore grande, un buono. Era una persona altruista che purtroppo nella vita è stata molto sfortunata. Porterò con me il ricordo delle lunghe chiacchierate che facevamo quando avevamo occasione di vederci. Mi mancherà».
La morte di Rudy Filippi potrebbe risalire alla giornata di Santo Stefano. Il corpo dell'uomo è stato ricomposto nella camera mortuaria del cimitero. Pochi i dubbi relativi alle cause del decesso: Rudy Filippi è stato sorpreso da un malore improvviso. Un decesso per cause naturali, dunque.