In arrivo in piazza Dante la casetta della polizia Un presidio per contrastare spaccio e criminalità
Tra qualche settimana sorgerà in piazza Dante il nuovo presidio che dovrà servire per migliorare la sicurezza nella zona. Una casetta, in buona parte vetrata e con una componente in metallo, servirà come base alla lotta a criminalità e spaccio dell’area vicina alla stazione, oltre che come punto informativo. Sarà posizionata tra il monumento a Dante e via Alfieri.
La richiesta del presidio è stata chiesta a gran voce dal Patt, presentata ad aprile in Consiglio comunale e votata favorevolmente all’unanimità. La Provincia di Trento ha finanziato l’opera che avrà un costo di 250mila euro.
Il nuovo edificio di piazza Dante rientra nel progetto di lotta al degrado del Comune e va di pari passo con il concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 14 nuovi agenti di polizia locale. Ieri si sono chiuse le iscrizioni e gli aspiranti vigili sono circa 500. I nuovi assunti faranno parte di un’unità specializzata che avrà l’obiettivo di contrastare le situazioni di degrado nelle zone più critiche della città.
La casetta deve ancora essere installata ma ha già iniziato a far discutere. Claudio Geat, presidente della circoscrizione Centro Storico Piedicastello, si interroga sulla sua effettiva utilità.
«Noi come circoscrizione abbiamo sempre chiesto massima attenzione alla sicurezza - dichiara Geat - ma un presidio che rinchiude gli agenti all’interno di una casetta non è la cosa migliore da fare. Noi abbiamo chiesto che gli agenti di polizia e i vigili urbani pattuglino il territorio, camminando a piedi e intervenendo in caso di bisogno». Il presidente della circoscrizione parla poi anche dell’elevato costo dell’opera, finanziata dalla Provincia. «Secondo me la valutazione del presidio non può che prescindere da una valutazione costi-benefici. Spendere 250mila euro per un edificio di 25 metri quadri è forse un po’ troppo. Tempo fa si parlava di investire 120mila euro al bar della piazza per migliorarne il decoro, ma in quel caso non furono trovati i soldi. Anche il bar quando c’è gente può essere un presidio. Era meglio realizzare lì una casetta più modesta».
Ma voi, la casetta, la avete voluta? «Noi il presidio non lo abbiamo chiesto - risponde Geat - e non siamo stati coinvolti nella sua realizzazione. Per noi l’unica cosa importante è il controllo della piazza». Ma nel presidio, chi ci andrà? «Noi non ne sappiamo nulla. Giovedì prossimo in occasione della presentazione nel nostro Consiglio di circoscrizione daremo un parere sul progetto e chiederemo a cosa serve».
Ecco, un’altra questione che è poco chiara è la funzionalità del presidio e chi effettivamente andrà ad appostarsi al suo interno. Il comandante del corpo di Polizia Locale di Trento, Lino Giacomoni, sostiene che ci saranno i vigili urbani, mentre Alberto Pattini, capogruppo del Patt che ha voluto con decisione il presidio, afferma che nel presidio ci saranno anche carabinieri, forze di polizia e finanza.
«Nel presidio ci sarà inizialmente la polizia locale - afferma Giacomoni - vedremo poi se potranno esserci anche altre forze di polizia. Gli agenti che saranno nella casetta forniranno supporto alle pattuglie della polizia già presenti in zona, vigilando sulla piazza. Il presidio sarà attivo sicuramente di giorno e collegato con le telecamere che riprendono piazza Dante. Di notte il parco non è particolarmente frequentato, ma se emergeranno necessità serali notturne penseremo di prolungare la sua apertura».
«La delibera del Consiglio comunale parla di presidio interforze - ribatte Alberto Pattini - questo significa che nel presidio ci saranno non solo gli agenti della Polizia locale, ma anche carabinieri, forze di polizia e finanza».
«Il progetto è pronto ed in tempi brevi sarà realizzato - prosegue Pattini - I vigili del nuovo nucleo antidegrado saranno invece dotati di biciclette elettriche. Sembra una cosa da poco, ma non è così. Il traffico di droga avviene principalmente tramite bicicletta, quindi ora gli agenti con il mezzo elettrico potranno seguire velocemente gli spacciatori».
Anche il gestore del bar della palazzina Liberty, come il presidente della circoscrizione Geat, non è molto convinto sull’utilità del presidio di piazza Dante.
«Il presidio ci può stare - dice il gestore del bar di piazza Dante - ma serve a poco se chiude alle 7 di sera. Di giorno lo sanno anche gli spacciatori che ci sono i vigili. Andati via loro, cominciano ad agire. Io solitamente chiudo verso le 16.30 quindi non ho nessun tipo di problema. Però abbiamo fatto alcune feste alla sera ed ogni volta arriva sempre chi fa casino e rovina tutto».