Selma, al Mercatino di Trento contro il razzismo
Tiene ancora banco l’episodio di razzismo dello scorso 9 dicembre, quando un giovane ragazzo trentino di origini congolesi era stato scambiato per un disturbatore intento a chiedere soldi. Per dimostrare vicinanza all’accusato è scesa in piazza ieri Selma Skalli, studentessa di 26 anni nata e cresciuta in Trentino da genitori marocchini. In mano un cartello con scritto «Sbiancami cosi posso entrare», mentre ai suoi piedi un barattolo di vernice bianca e dei fogli sui quali i cittadini hanno scritto frasi di incoraggiamento.
«Volevo dare un segnale forte, che andasse oltre l’attivismo puramente virtuale - ha detto. - Io stessa ho subìto discriminazione in passato, voglio provocare le persone perché riflettano». Per SElma «Quell oche è successo al Mercatino è passato un po' sotto silenzio. SEcondo me invece è stato un atto grave. Da quando sono nata vivo episodi di razzismo, ma devo dire che negli ultimi due anni la situazione è molto peggiorata anche a Trento».
Com'è andata la protesta? Per SElma molto bene, tanta gente si è fermata a chiederle informazioni, ma anche a esprimerle solidarietà.