Da aprile le bollette del Comune si pagano con "pagoPA"
Da aprile le bollette del Comune di Trento si pagano con lo strumento “pagoPA” ideato dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgId) per accogliere i pagamenti verso la pubblica amministrazione. E questo prevede di versare il dovuto in modalità tradizionale cartacea presso ricevitorie Sisal e Lottomatica (tabacchini), sportelli bancari oppure sportelli Bancomat (atm). Mentre chi preferisce la modalità online potrà scegliere il portale dei pagamenti provinciale MyPay, le app SatisPay o Sisal Pay oppure il proprio conto corrente tramite l’”home banking”.
Va detto che la richiesta di pagamento proveniente dal Comune potrà essere saldata solamente attraverso i canali “pagoPA”. Non sarà possibile procedere al pagamento attraverso bonifico bancario.
«Nel corso del 2019 - dice l’assessora comunale all’innovazione Chiara Maule - lo strumento “pagoPA” verrà introdotto per tutti i pagamenti dovuti dai cittadini al Comune. Nel mese di marzo «migreranno» a tale metodo le fatture per i servizi delle attività sociali». Mentre da aprile il nuovo sistema interesserà i pagamenti relativi all’occupazione del suolo pubblico per le fiere, alla tassa per il posteggio e a tutti i «pagamenti spontanei» (raccolta funghi, concorsi). Con maggio, poi, lo strumento “pagoPA” dovrà essere impiegato da tutti i cittadini che debbano versare una quota per le iscrizioni ai nidi d’infanzia o ai servizi di animazione estiva. «Nella seconda parte dell’anno - dichiara Maule - passeranno a “pagoPA” anche i pagamenti legati ai servizi online (sportello, mensa scolastica), i pagamenti puntuali all’interno dei procedimenti e i pagamenti di cassa.
A fine 2019, perciò, tributi e tasse, utenze e rette, quote associative e bolli arriveranno al Comune di Trento solo attraverso questo strumento. Fanno eccezione solamente i pagamenti da effettuare tramite F24 (ad esempio le quote Imis), che “pagoPA” ancora non è in grado di gestire. In realtà tutte le pubbliche amministrazioni e le società a controllo pubblico sono coinvolte. «E dovranno adottare “pagoPA” per tutti i pagamenti richiesti ai cittadini - prosegue Maule - entro gennaio 2020, momento in cui diverrà obbligatorio». «Il cittadino - spiega il dirigente del Servizio comunale per l’innovazione Nicola Zanella - riceverà un avviso “pagoPA” uguale per tutti gli enti creditori e potrà scegliere la modalità di pagamento che preferisce (sarà riportato un QR code per i pagamenti online)».
Per quanto riguarda l’online, le app dedicate, l’home banking e la piattaforma provinciale MyPay consentiranno l’utilizzo delle carte di credito relative ai maggiori circuiti (come accade per il più comune e-commerce). «Ogni cittadino può accedere a MyPay - dice Zanella - con la sua identità digitale (Spid) e trovare, così, un’area riservata con tutti i pagamenti effettuati e dovuti». Nel caso “tradizionale” di pagamenti cartacei, il cittadino debitore dovrà portare con sé l’avviso “pagoPA” recapitato. «Le commissioni applicate ai pagamenti - conclude Zanella - sono pari a 2 euro per le ricevitorie, variano fino a 1,5 euro a seconda del pagamento scelto nel caso del portale MyPay e sono comprese tra 1 e 2 euro nel caso delle app». Banche ed istituti di credito aderiscono su base volontaria al sistema “pagoPA” e fissano in maniera autonoma le commissioni correlate (che dipendono perciò dalle condizioni contrattuali sottoscritte).