Nuova regia delle feste Vigiliane scontro Andreatta-Stanchina
Questa volta Roberto Stanchina dichiara pubblicamente che non farà alcuna retromarcia. Sulla questione delle Feste Vigiliane "firmate" Centro Santa Chiara.
L'assessore allo sviluppo economico del Patt ha annunciato che sta progettando il passaggio del testimone alla nuova Pro loco e al Consorzio Trento Iniziative. Il sindaco Alessandro Andreatta lo ha ripreso, dichiarando in un'intervista al quotidiano Trentino , che non esiste alcuna alternativa al Centro culturale Santa Chiara.
Assessore Stanchina, vista la situazione, si sente più Ciuso o Gobo?
«Io sono grigio, Gobo da sempre».
Con la sua proposta ha irritato il sindaco. Andreatta dice che la organizzazione futura delle Feste Vigiliane, nel 2020, resterà in capo al Centro culturale Santa Chiara...
«Ma chi l'ha deciso?».
Il sindaco, che ne ha delega.
«Ho capito. Ma è stato aperto un ragionamento: è nata una nuovo Pro loco, ci sono i commercianti disposti a partecipare anche finanziariamente, c'è un Consorzio Trento Iniziative da valorizzare. Se il sindaco vuole forzare la mano e andare contro tutti, ha non solo la delega, ma anche il potere di farlo. Io rimango sereno e tranquillo. Io di solito obbedisco al mio sindaco. Faccio come Garibaldi... Anche se vorrei ricordargli di avere, da assessore alle attività economiche, avanzato una proposta costruttiva per la città».
Per il sindaco lei nemmeno avrebbe coinvolto la Pro loco...
«Ma se sono tre mesi che facciamo incontri con la Pro loco e il presidente Marco Lazzeri e con i commercianti, presente - sempre - anche il capo di gabinetto del sindaco: nulla di nascosto! Se poi il sindaco non si fa aggiornare, non è un problema mio. In questi incontri non si è arrivati ad una conclusione, ma ci si è confrontati sul percorso di coinvolgimento dei commercianti, come si sta facendo a Riva del Garda con le Notti di fiaba».
Però, al dunque, dichiara «Obbedisco!».
«In verità questa volta mi smentisco e andrò avanti per la mia strada, convinto che l'idea sia quella giusta, da costruire, e che un sindaco serio dovrebbe sedersi al tavolo e provare a capire. Anche con il Centro Santa Chiara, che in questi tre anni ha gestito con grande professionalità le Feste e potrà continuare a collaborare, contribuendo ad innalzare culturalmente le Feste Vigiliane, così come l'Apt è chiamata a contribuire per la promozione».
Apporto culturale anche per non ridurre le Feste al "mangiare e bere", come ha dichiarato il sindaco...
«Trovo offensivo che lo abbia detto. Offensivo per tutti i volontari che negli anni hanno collaborato. Non sono mai state la festa del "mangiare e bere"! C'era anche quello, ma c'è stato tanto altro. Il sindaco pesi bene le parole. A tutt'oggi, il Santa Chiara, se non avesse i volontari - vedi i Ciusi e Gobj e compagnia cui chiedono una marea di ore di volontariato - le Feste Vigiliane non si farebbero. È giusto riconoscerlo coinvolgendo Pro loco e Consorzio Trento Iniziative».
Come va a finire, assessore?
«Non voglio alimentare la polemica. Il sindaco ha tutto il diritto di fare ciò che crede. Ma questa volta non mi allineo: la mia è una posizione che viene dalla base».
Sei lei tiene il punto, vuol dire rottura?
«Assolutamente, sì. Se l'assessore allo sviluppo economico, che non ha la delega sulle "Vigiliane" ma ha la delega sull'indotto per la città, non può dire la sua, allora il sindaco mi tolga le deleghe, ad un anno dalle elezioni. Lo faccia lui, però. Perché io passi indietro non ne faccio».
Ha avuto reazioni?
«Sì, molte. A mio favore. Ho parlato anche con il presidente del Centro Santa Chiara, Bassetti, con cui ho un ottimo rapporto e che è pronto a sedersi ad un tavolo per una collaborazione secondaria, anche perché il Centro ha già mille cose da fare, oltre le "Vigiliane"».
E col sindaco ha parlato?
«Gli ho mandato stamane alcuni messaggi. Nessuna risposta, come prassi».