L'assessore Stanchina tranquillo «Il Mercatino di Natale si fa» Ma sul futuro tante incognite
«Sul Mercatino di Natale l’amministrazione comunale ha seguito la procedure, come avviene per tutti i grandi eventi che organizziamo in città. Il nostro regolamento prevede che la giunta possa decidere in base all’interesse della popolazione, un principio discrezionale che consente di non bloccare la città in base agli interessi di un singolo». Così l’assessore allo sviluppo economico, Roberto Stanchina, in riferimento al ricorso al Tar presentato nei giorni scorsi dalla società Everness di Agostino Carollo.
L’obiettivo dell’azione legale è fermare l’assegnazione degli spazi da parte del Comune all’Azienda di promozione turistica. L’artista e imprenditore roveretano aveva a sua volta chiesto piazza Fiera e piazza Cesare Battisti per il periodo natalizio e sostiene che la sua domanda di marzo era la prima giunta al Comune di Trento e che quella inviata in gennaio dall’Apt era una semplice comunicazione sugli eventi previsti e dunque non valida come richiesta per il Mercatino.
Ma l’assessore Stanchina esprime ottimismo: «Abbiamo piena fiducia nel Tribunale amministrativo, e siamo convinti che emergerà l’operato trasparente dell’amministrazione cittadina. A questo punto, tuttavia, ci chiediamo se una provocazione come questa può tenere in scacco un’intera città».
Nessun commento invece dal sindaco Alessandro Andreatta, che ha ammesso di non aver ancora avuto modo di approfondire la questione. «Non conosco i tempi del Tar - ci ha però detto il primo cittadino - ma ormai i Mercatini sono imminenti (ai primi di novembre iniziano gli allestimenti), e noi non fermeremo l’organizzazione, a meno che non vi sia un’ingiunzione da parte del Tribunale amministrativo».
In ogni modo, c’è una tensione palpabile nell’aria.
Si attende la decisione del Tribunale regionale di giustizia amministrativa cui Carollo chiede anche il riconoscimento di 500 mila euro come risarcimento danni a Everness.
Fra gli operatori commerciali ci si augura ovviamente che l’evento non risenta di questa polemica.
Il presidente del consorzio Trento Iniziative, Giorgio De Grandi, contattato dall’Adige, tiene innanzitutto a sottolineare che «la priorità è il regolare svolgimento del Mercatino, mentre le dispute legali vanno affrontate in separata sede». E a questo punto, aggiunge, non ci sono dubbi sul soggetto indicato a far partire l’attesissimo evento: «A pochi giorni dall’apertura a occuparsene non può che essere il soggetto che finora si è fatto carico dell’organizzazione, cioè l’Azienda di promozione turistica. Le vicende giudiziarie si vedranno poi e se qualcuno ha commesso errori, sarà un problema».
Diatribe giudiziarie a parte, De Grandi ragiona sul futuro del Mercatino. «Credo che sia giunto il momento di una ventata di novità su questo format, che ha avuto un grande successo per molti anni. Certo, la parte dedicata alla ristorazione e ai prodotti tipici funziona e non si tocca. Ma si può pensare a qualche altra modifica, anche per differenziarsi rispetto alle numerose altre località che ormai propongono eventi simili. Si potrebbe, per esempio, valorizzare meglio il resto del centro, quantomeno creando un percorso più ampio, che porti i visitatori a scoprire anche il resto della città. Così avrebbe più visibilità anche l’offerta architettonica e culturale della città. E ne uscirebbe un’immagine rinnovata del Mercatino e del Natale a Trento, che peraltro propone anche una miriade di iniziative collaterali».
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