Bomba di Romagnano, in febbraio il disinnesco: evacuate 1.800 persone
Per disinnescare l’ordigno bellico inesploso risalente alla Seconda guerra mondiale ritrovato a Romagnano si dovrà procedere all’evacuazione di oltre 1800 persone dalla sola frazione e di altre 150 circa per il comune di Garniga.
I Comuni interessati, è stato deciso nel corso della riunione tecnica di coordinamento delle operazioni presso il Commissariato del governo di Trento, provvederanno ad individuare i luoghi di raccolta e si attiveranno con un piano di informazione alla popolazione che riserverà particolare attenzione alle persone anziane ed ai soggetti disabili, attraverso una serie di incontri informativi. Le abitazioni da evacuare e l’elenco delle strade interdette verranno diramati anche con appositi avvisi alla popolazione.
Le operazioni, che saranno coordinate dal Commissariato del governo, avranno luogo la prima domenica del mese di febbraio.
Gli artificieri del 2/o Reggimento genio guastatori di Trento, che condurranno materialmente le operazioni, hanno illustrato le varie fasi, precisando che l’ordigno si trova in sicurezza e che non sarà necessario predisporre particolari protezioni. Sarà invece realizzata una struttura «slitta» per spostare l’ordigno una volta privato dell’unica spoletta esistente. Quindi la bomba sarà trasportata in una cava per il brillamento.
Per la messa a punto degli ulteriori dettagli operativi il prefetto, Sandro Lombardi, convocherà un’ulteriore riunione a gennaio.